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La società siamo noi

noi la storia e la nostra cultura

una cultura senza comparti né livelli

che o c'è o non c'è

Noi l'immagine

Fotografia documentale

Marco Marini

"Non solo viaggi"

Iran

Una antichissima civiltà

ricca di culture

Il nome "Arii" accomuna le popolazioni indoeuropee che al tempo

delle grandi migrazioni vanno a stanziarsi su quell'altipiano,

regione orientale della Mesopotamia, un nome quindi risalente al

periodo della comunità indoeuropea, dal molto probabile

significato originario di "buono" o "nobile". 

Nel successivo periodo della comunità indo-iranica il termine

verrà più propriamente a indicare la "nobiltà" come casta

dominante dei nuovi abitanti, unità culturale ed etnica per

distinguerla dalle popolazioni di altra razza e lingua dei territori

occupati, ciò storicamente documentato nelle protoiscrizioni degli

Archemenidi in cui "Ariya" sta per i popoli di stirpe iranica

contrapposti alle popolazioni indigene.

Poi nell'Iranico antico si evolverà in  "Ariyana" da cui il medio-

persiano "Eran", quindi "iranico" in contrapposizione ad "aneran",

"non iranico" nel senso di "straniero", fino alla moderna

denominazione di "Iran".

Non va taciuto lo scellerato abuso che se ne farà nell'Europa tardo

XIX secolo e metà XX, manipolandolo concettualmente in una del

tutto inventata "razza 'ariana'", immaginario raggruppamento di

popoli nordeuropei e centralasiatici, la famigerata ideologia di una

razza "superiore" con ben note conseguenze (da non confondere

quindi il concetto scientifico  di "etnia" con quello beceramente

ideologico-politico di razza - UNESCO 1950!).

Storico è che molte popolazioni millenni prima della nostra era

proprio da questa regione inizieranno il loro secolare movimento

migratorio, soprattutto verso Nord,  fino all'estrema area siberiana,

per poi spostarsi verso Sud-Ovest occupando stanzialmente

buona parte dell'Europa Centro- e Sud-Orientale (a riprova di

questo e a mo' esemplificativo, i progressivi insediamenti abitativi

delle popolazioni indo-europee cosiddette "slave", con successiva

differenziazione storica e linguistica in Orientali - Russi, Ucraini, 

Bielorussi e Ruteni, Occidentali - Polacchi, Cechi e Slovacchi, e

Meridionali - Sloveni, Croati, Serbi, Macedoni e Bulgari.

Cosa evoca in noi

quest'antichissimo nome?

Oriente, un'Asia lontana "contrapposta" all'Europa nelle nostre

reminiscenze scolastiche, storia greca raccontata da Greci, guerre

eroiche a respingere tentativi di invasione da parte della "Persia"

(una denonimazione che peraltro durerà per millenni, fino al

1935!), Alessandro Magno,  grandiose battaglie contro l'ultimo re

Dario III come sulle coste di Isso in Anatolia e quella di

Γαυγάμηλα, Gaugámēla, che meglio conosciamo come la battaglia

di "Arbela" vicino all'odierna Mosul, entrambe vinte dalla Lega

Corinzia...

Ma ancora e molto molto prima l'Iran è culla di una delle più

antiche Civiltà al mondo, l'"uomo moderno europeo", l'uomo di

Neanderthal, vi risiede già nel Paleolitico Medio e circa 200mila

anni fa arriva il Sapiens, da 8mila anni vi si pratica l'agricoltura, le

comunità agricole locali sono infatti tra le prime della storia, vi

fioriscono proto-insediamenti umani di tipo urbano già dal IV

millennio aC in quell'Elam abitato da popolazioni autoctone.

Poi a due millenni aC le invasioni dalle steppe eurasiatiche dei

primi veri Persiani, i Medi, spodestati dagli Haxāmanišiya greco-

latinizzati in Archemenidi con il loro Primo Impero Persiano,

quindi l'invasione - non greca, ma macedone - e gli ellenistici

Seleucidi, e dopo di loro i Parti, "satrapi" in rivolta contro l'Impero

Seleucide, avvicendati dai Sasanidi, gli Ērānshahr del Secondo

Impero Persiano, l'ultimo preislamico, nella Tarda Antichità una

delle potenze dominanti in Asia Occidentale, Meridionale e

Centrale insieme all'Impero Romano-Bizantino, che a sua volta

crollerà sotto la definitiva conquista islamica degli Arabi

musulmani.

Inizia con la Dinastia sciita degli آل بویِه, Āl-e Būye, o Buwayhidi,

spodestati dai Turchi Selgiuchidi o Selçuklular, quindi l'Impero

Corasmio o del Khwārezm-Shāh o خوارزمشا‎‎, un regno musulmano

sunnita, l'Impero Mongolo o Ilkhanato e, alla sua disgregazione

nel XIV sec dC, la Dinastia persiana sunnita dei Muzaffaridi,

l'Impero Timuride, turco-mongolo, fino all'insediamento dei

Safavidi, di lingua e cultura turca nel XVI sec, la Dinastia Afsharide

turco-ottomana nel XVIII sec, la Dinastia Zand, un periodo questo

di relativa pace e prosperità, fino alla Dinastia Qajar o "Cagiara",

dal 1794 al 1925...

Così a parte i "grandi" - Ciro, Dario e Serse - giuntici solo

indirettamente e molto volentieri nella parte dei "cattivi" attraverso

l'Antichità Classica greco-romana dei libri di scuola e gli

storicamente addirittura precedenti retaggi - babilonesi, ittiti e

assiri - ben poco sappiamo dell'Iran, a parte fatti a noi molto più

vicini (ma facendo purtroppo un salto temporale che ha del volo

pindarico attravesro un lunghissimo "vuoto" storico!...).

Come la Rivoluzione Costituzionale dei primi Novecento,

l'autoritarismo nazionalista, se pur progressista, della Dinastia dei

Pahlavi (gli "scià" di Persia - in Persiano شاه‎, Shāh, re) prima e

dopo la Seconda Guerra Mondiale, con da Inghilterra e Stati Uniti

d'America soffocati tentativi di rivolta democratica negli Anni

Cinquanta e la cosiddetta "Rivoluzione Bianca", ambizioso

programma di riforme e modernizzazione lanciato nel 1963 ma

contestato dal "clero" sciita, primo fra tutti l'Ayatollah Khomeini in

esilio, e che porterà alla "Rivoluzione Islamica Iraniana", fine Anni

Settanta, con l'insediamento di un regime fortemente teocratico, la

Monarchia sostituita da una Repubblica Islamica sciita, la cui

Costituzione si ispira di conseguenza alla Legge Coranica, la

Shari'a...

ایران‎, Irān, Persia, oggi ribattezzata Repubblica Islamica dell'Iran,

جمهوری اسلامی ایران‎‎, Jomhuri-ye Eslāmi-ye Irān, "Iran", il Paese

degli Arii, Indoari o Ariani, coloro che da semplice popolo nomade

indoeuropeo 4mila anni fa riesce a scalzare gran parte della Civiltà

della Valle dell'Indo nel subcontinente indiano, creando a sua

volta una cultura cui noi tutti siamo debitori, una cultura molto

più vicina a noi di quanto geograficamente possiamo pensare,

anzi ancora oggi e per sempre parte integrante della nostra...

Un altro significatico esempio fra tutti:

nel mondo gli "Ebrei", popolazione mesopotamica che proprio

dall'Iran viene, sono chiamati "Giudei" - "Jews" in Inglese, il quale

si rifà al semitico "ever", "colui che attraversa", "colui che passa",

"nomade", "errante" - ma la nostra Lingua Italiana prende a

prestito proprio il loro nome persiano/farsi عبری o عبرانی, "Ebri"

o "Ebrāni" (dal biblico eroe eponimo "Eber", appunto originario

della Mesopotamia), tra l'altro identificando le parole "ebreo" ed 

"ebraico" rispettivamente non solo la popolazione, ma anche

chiunque professi la religione ebraica e tutto quello che a suo

modo appartenga a quella cultura.

Benvenuti in Iran!

Iran

Ney

Musica tradizionale

Il ney, nai, nye o nay, antichissimo strumento egizio e cananeo, è il flauto caratteristico

della tradizione musicale persiana alta (noi diremmo "classica"), diffusosi in seguito in

Turchia e Paesi medio-orientali, oggi anche presente nella musica popolare dell'Asia

Occidentale e del Mediterraneo, spesso l'unico a fiato, quindi uno dei pochissimi

ininterrottamente suonato per oltre 5000 anni e ancora in uso.

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