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La società siamo noi

noi la storia e la nostra cultura

una cultura senza comparti né livelli

che o c'è o non c'è

Noi le tradizioni

Il dialetto - Così parlavamo

Bruno Fiorentini

"La Guasibbibbia"

Interpretazzione semiseria in sonetti romaneschi

"Corse allora Esaù incontro al fratello e lo abbracciò;

poi stringendogli il collo e baciandolo, pianse."

Genesi XXXIII, 4

66°

La rimpaciata

"Vedi? Sei forte!" l'angelotto tonto

pareva dije, in ner tastasse un'ala.

Lui, però, pe caparra de l'ammonto (1),

mannò ar fratello sbruffi (2) co la pala.

'Gniggiorno bestie, robbe e - sempre

[pronto -

uno a spiegà: "Giacobbe t'arigala…"

E c'è da dì che, a le parole e a l'onto (3),

l'affetto cresce e la rosura cala?

L'urtima scena trippicò (4) l'effetto:

pe 'ntenerije er core e spuntà l'ogna,

quel'armata de fiji a dì: "Zietto!"

Quanno fu l'ora de grattà la rogna (5),

l'orco nun era più manco un orchetto:

piagneva giù, che manco la

[vergogna (6)!

Note

1. Come anticipo di quanto gli doveva

2. Doni, regalie

3. Nonostante i messaggi rassicuranti del cielo,

Giacobbe non si sentiva tranquillo e mise in atto

una raffinata strategia per ammorbidire l'animo

del fratello.

Mandrie di animali a gruppi di cento, gli venivano

inviati in dono un giorno dopo l'altro, con i servi

a ripetergli:

"Te li manda Giacobbe con i suoi omaggi. Lui

verrà dopo!"

"Onto" = grasso: gli "omaggi" di cui sopra

4. Moltiplicò

5. Cioè affrontare la parte più difficile di tutto il

piano, esponendosi di persona

6. Senza ritegno, senza nemmeno il pudore di farsi

vedere dalla gente