Cerca una parola nel portale | Ricerca avanzata | Indice di tutte le parole

Mappatura del portale | Ultimi aggiornamenti

La società siamo noi

noi la storia e la nostra cultura

una cultura senza comparti né livelli

che o c'è o non c'è

Noi le tradizioni

Il dialetto - Così parlavamo

Bruno Fiorentini

"La Guasibbibbia"

Interpretazzione semiseria in sonetti romaneschi

"E il Signore disse ad Abramo:

'Parti dalla tua terra e vieni nella terra che io ti insegnerò.

Io ti farò capo di una grande nazione e ti benedirò

e farò grande il tuo nome'."

Genesi XII, 1-2

33°

Abbramo

Ma che cambiò? Nun se mutò la rotta.

Su' Eternità fu pieno d'amarezza;

manco da poté dì: "Porca mignotta!"

ched'è 'na parolaccia, o armanco

[mezza.

"Un gregge mio… Ciavrò cacio e

[ricotta (1)."

penzò tra sé "Ce schiafferò sta pezza!"  

E cor penziero a tanta robba jotta 

cercò er montone (2), che ce vò a

[l'artezza.

A l'angeli segreti der "Servizzio"

je fece er "dentikì" (3) de st'omo raro:

bono, fedele, giusto, senza un vizzio;

e umile, pazziente, gnente avaro

(e seguitò pe un po'…) C'era sto tizzio?

Je lo trovorno: Abbramo, er

[pecoraro (4).

Note

1. Fuori di metafora:

"le soddisfazioni alle quali ho diritto"

2. Il capostipite di questo nuovo gregge:

l'uomo adatto ai disegni divini

3. Identikit

4. Abramo viveva nella città di Hur, in Mesopotamia,

ed era un pastore nomade:

quello che oggi si direbbe un "beduino"