Il personale medico e paramedico dell'Ospedale
Padre Pio di
Bracciano, riunitosi in Assemblea
sindacale luned́ 7 Settembre, ha
constatato:
- l'assenza di una qualsiasi politica aziendale volta al
rilancio di un
Ospedale che
ha una posizione
strategica in un territorio in piena crescita
demografica;
- la perdurante chiusura del Reparto di Ostetricia e
Ginecologia (appena
rinnovato) con trasferimento
dei ginecologi a Civitavecchia e mantenimento
saltuario delle attività ambulatoriali e di consulenza
dalle ore 08.00
alle 13.00;
- la carenza dei pediatri dovuta al trasferimento di
due unità a
Civitavecchia con
conseguente
limitazione dell'attività di consulenza al Pronto
Soccorso;
- il ridimensionamento del Reparto di Ortopedia;
- la mancanza del supporto dello specialista
cardiologo nelle 24 ore;
- l'evidente disparità di distribuzione delle risorse,
sia umane che
finanziarie,
tra i presidi Ospedalieri
Padre Pio di Bracciano e San Paolo di
Civitavecchia, (che assorbe la gran parte dei fondi
che la Regione Lazio
assegna alla ASL RM F);
- il sotto utilizzo e la mancata valorizzazione delle
professionalità
presenti nel
nostro Ospedale;
- il totale silenzio in cui le Istituzioni politiche
territoriali
assistono al lento "evitabile" degrado
che porterà, in assenza di mirati sostenibili
interventi, l'Ospedale Padre Pio di Bracciano a non
avere più i requisiti
minimi essenziali previsti dal
Piano Sanitario Regionale e dall'Atto
Aziendale.
L'attuale situazione mette in pericolo la salute dei
cittadini esponendo a
gravi rischi medico-legali gli
operatori tutti.
Si richiede pertanto un
incontro a breve termine con
la Rete Civica delle Associazioni
Socio-Sanitarie del
territorio volto a sensibilizzare la pubblica opinione
sul ruolo essenziale dell'Ospedale Padre Pio
mettendo in atto le
iniziative necessarie.
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