Calcata, Viterbo

sabato 1 agosto 2009

   

 

                                   

 

                                   

 

 

 

Calcata -

Animali ed umani

nella Valle del Treja

impazziscono per la "festa"

autorizzata a Monte Gelato

 

                                   

 

                                   

 

 

 

di Paolo D'Arpini

   

 

                                   

 

                                   

 

                                   

 

                                   

 

 

Rave party - "Il paradiso dello sballo artificiale"!?...

(Foto di repertorio)

   

 

                                   

 

                                   

 

                                   

 

 

Allegato:

Lettera di Protesta

   

 

                                   

 

                             

 

                                   

 

                         

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"Al Signor Presidente della Repubblica

Al Signor Prefetto di Roma

Alla Questura di Roma

Alle Compagnie C.C. di Zona

Agli Organi di Stampa e di Tutela dei Cittadini

 

 

Sono due giorni e due notti di continuo urlo di

tamburi, bassi, tecno music, colpi al cuore sparati a

tutto volume che fanno tremare il cervello e le

membra di tutti gli abitanti della valle del Treja.

 

 

L'epicentro del rumore diabolico è situato alle

cascate di Monte Gelato, luogo situato all'interno del

Parco del Treja, non distante dal Comune di Mazzano

Romano.

 

E ne avremo - così dicono - per altri due giorni.

 

 

Lo scrivente abita a Calcata, nella stessa Valle del

Treja, e per un effetto imbuto non può trovare quiete

per il continuo assordante rumore che giunge sin

qui, emesso dal rave party.

 

I Carabinieri di Civita Castellana ai quali mi sono

rivolto mi hanno rimandato a quelli di Bracciano, i

quali appena ora interpellati mi dicono che la

manifestazione in corso risulta essere autorizzata.

 

 

Non riesco a capire se e chi l'ha autorizzata.

 

Se la Prefettura di Roma possa aver autorizzato un

tale scempio e vandalismo ed offesa agli abitanti del

luogo, costretti a sopportare questo obbrobrio.

 

 

Mentre scrivo con i batuffoli di bambagia nelle

orecchie prego Dio di consentirmi di superare questa

ulteriore notte d'inferno.

 

Con i battiti nefasti che mi rimbombano in testa.

 

 

Siamo nel Parco del Treja, un Parco Regionale nato

per la tutela della natura e degli animali, eppure gli

animali impazziscono a causa del micidiale baccano

martellante ed altrettanto dicasi degli umani.

 

 

Ma come è possibile che questo scempio e questa

pazzia sia stato autorizzata dalla Prefettura?

 

Spero che non sia vero…

 

 

Però se fosse vero vorrei che il Signor Prefetto che

ha autorizzato questo impianto venisse a sentire

cosa dobbiamo sopportare.

 

Che venga lui stesso al rave party e ci resti per i

quattro giorni previsti di supplizio e se sarà

sopravvissuto vedremo se avrà il coraggio di

confermare in futuro queste torture ai suoi simili.

 

 

Mi pare che veramente la nostra società sia giunta al

limite dell'insanità morale.

 

Persino la scienza ha dimostrato che questo tipo di

"musica" satanica porta alla violenza ed alla follia.

 

 

Gli animali tentano di fuggire da questo rumore

martellante ma dove possono rifugiarsi se con i

moderni mezzi tecnologici i botti arrivano da Monte

Gelato sin qui a Calcata?

 

Che rifugio possono trovare?

 

 

E persino noi umani nelle nostre case come

possiamo salvarci?

 

Eppure la Regione Lazio ha sancito che questo è un

santuario.

 

 

E se qualcuno degli Amministratori od Organi di

Governo responsabili della quiete pubblica e del

decoro e della difesa dei cittadini sono consapevoli

di ciò che questo significa come è possibile che

abbiamo permesso questo orrore di un rave party

nell'area protetta?

 

Profondamente disgustato invio questa lettera di

protesta a coloro che sono competenti a

raccoglierla."

   

 

                                   

 

                                   

 

                                   

 

                                   

Precisazioni del 2 agosto 2009

sul rave party "da sballo" di Monte Gelato

 

                                   

 

                                   

 

 

Trascorsa un'altra nottata di bordello, con ancora il

tam tam nelle orecchie (la musica va avanti

ininterrotta da tre giorni) ho ritelefonato stamattina ai

Carabinieri di Bracciano, che sono competenti per

l'area di Monte Gelato ove si svolge il rave da sballo

di 4 giorni.

 

 

Ho fatto presente che vengono infrante diverse

norme di attuazione del Parco del Treja, in cui è

specificatamente proibito l'accampamento,

l'accensione di fuochi, le molestie agli animali ed

alle piante.

 

Poi c'è una legge dello Stato per cui dopo 24 ore

vanno dichiarati gli ospiti e qui al rave party, che

dura quattro giorni, ben 3.500 (tremila e

cinquecento!) persone sono accampate in un terreno

privato o pubblico non si sa, senza nessuna

dichiarazione né controllo.

 

 

Oggi persino su alcuni Organi di Stampa di Viterbo

(Il Nuovo Corriere Viterbese) viene descritta la "festa"

e lo "sballo" del party (organizzato da Sonica).

 

"I paradisi dello sballo artificiale hanno trovato la

location a pochi passi da Roma…".

 

 

Dice il quotidiano, ma a Roma il rumore non giunge,

bensì giunge a Mazzano Romano ed a Calcata che

sono i due Comuni del Parco del Treja.

 

Inoltre se i suoni sordi arrivano da Monte Gelato

sino a Calcata Vecchia sicuramente vengono

superati i decibel consentiti dalla legge.

 

 

Il Carabiniere di servizio della Stazione di Bracciano

mi ha detto che loro non sono attrezzati a misurare i

decibel e di rivolgermi all'ARPA Lazio:

ho tentato di contattare quest'ARPA, ovviamente

oggi essendo domenica gli Uffici sono chiusi…

 

La finzione degli Organizzatori di spacciarsi per

"difensori dell'ambiente" (così viene dichiarato nel

quotidiano summenzionato) e la leggerezza delle

Autorità che hanno concesso le autorizzazioni per

questo scempio, chiamano le Istituzioni preposte ad

appurare le responsabilità per le offese arrecate alla

natura, agli animali ed all'uomo, da questa insana

operazione spacciata per "culturale"!

   

 

                                   

 

                                   

 

                                   

 

                                   

Nota aggiuntiva del 3 agosto 2009

sul rave party "da sballo" di Monte Gelato

 

                                   

 

                                   

 

 

Mentre scrivo sono ossessionato dai rimbombi...

 

4 giorni di supplizio!

 

 

E pensa a quelli che stanno lì vicino...

 

Se qui è un delirio a 15 kilometri, figurati gli animali

attorno al Monte Gelato...

 

 

Però la gente è stupida...

 

Ho provato a parlare con qualcuno che abita lì e

dicono "eh sì, son tre giorni che non dormiamo... ma

che vuoi farci..."
 

 

Il Comune di Mazzano ha dato il permesso è ciò è

quanto basta per far tacere tutti.

 

Ho sentito qualcuno del Parco del Treja, mi ha detto

che loro si sono opposti, ma il Comune di Mazzano

ha dato comunque il consenso (chissà quali

interessi ci sono sotto).

 

 

Forse restano solo le vie legali, ma come si fa ad i

mpiantare una causa contro le Istituzioni corrotte?

 

Roba da matti, in che mondo viviamo?

 

 

Inoltre l'ARPA Lazio che dovrebbe controllare i

decibel non si è mai fatta vedere né sentire.

 

I carabinieri di Bracciano mi hanno detto che loro

non sono autorizzati a controllare i decibel ma solo

l'ordine pubblico...

 

 

Insomma un muro di gomma!

   

 

                                   

 

                                   

 

                                   

 

                                   

 

 

Alcuni particolari e dati economici

sul Rave Party Reloaded Super-Sonica

dal 31 luglio al 3 agosto 2009

a Monte Gelato nel Parco del Treja

   

 

                                   

 

                                   

 

 

È necessario che io riporti qui alcune notizie raccolte

sul micidiale rave party che ha sconvolto la Valle del

Treja per 4 giorni dal 31 luglio al 3 agosto 2009, ed è

ancora in corso mentre scrivo.

 

Ieri sera ho parlato con un membro del Parco del

Treja per protestare contro questa iniziativa nefanda,

lui mi ha detto che il Parco si era dichiarato contrario

e che anzi ha fatto un ricorso al TAR ed un esposto

alla Procura della Repubblica di Tivoli proprio per

denunciare i danni di questa operazione.

 

 

Alla fine il Comune di Mazzano Romano, sic, ha

concesso le autorizzazioni amministrative a firma del

Segretario Comunale, e ciò è bastato ai Carabinieri

per consentire il rave party.

 

Pare che l'escamotage trovato dagli Amministratori

di Mazzano trovasse base sulla dichiarazione ASL

che aveva dato parere favorevole (per via che gli

Organizzatori si erano impegnati a istallare bagni

chimici)...

 

 

Da notizia raccolte in loco i partecipanti al rave party

sono stati oltre 7.000 (i giornali di ieri dicevano

3.500, ma notizie raccolte sul posto raddoppiano il

numero) ed hanno pagato un ingresso di euro 100

cadauno, ognuno dei partecipanti è stato fornito di

un braccialetto di riconoscimento.

 

I partecipanti si sono accampati in un terreno di

proprietà privata adiacente o all'interno del perimetro

del Parco (ci sono pareri contrastanti) i cui

proprietari pare abbiano ricevuto la somma di euro

20.000 (ventimila euro), nello stesso terreno sono

stati istallati gli impianti tecnologici ad altissimo

potenza per trasmettere musica tecno a palla in

continuazione, mattina, pomeriggio e sera e notte.

 

 

Il disturbo è (ed è stato) pesantissimo ed i rimbombi

sono giunti, per effetto imbuto lungo il fiume Treja,

sino all'abitato di Calcata vecchia e nuova.

 

Stamattina diverse persone si sono lamentate con

me per i rumori assordanti.

 

 

I Carabinieri di Bracciano, stazione responsabile del

luogo, sovente da me interpellati hanno dichiarato

che l'ordine pubblico da parte loro è stato

mantenuto, ma non sono potuti intervenire per i

rumori eccessivi in quanto non titolati a questi

controlli.

 

I controlli sui decibel doveva effettuarli l'ARPA Lazio,

mi hanno detto i Carabinieri, ma quelli dell'ARPA

non si sono fatti vedere né sentire.

 

 

Inoltre essendo iniziato il baccano il venerdì quando

la gente ha iniziato a protestare ormai era il fine

settimana e quindi tutti gli uffici erano chiusi.

 

Stamattina, in cui scrivo, è lunedì 3 agosto, all'ARPA

Lazio non risponde ancora nessuno.

 

 

Inoltre avendo cercato di contattare la Procura della

Repubblica per presentare denunzia, per disturbo

alla quiete pubblica e danni ambientali, ho scoperto

che il Tribunale è chiuso sino al 15 settembre 2009.
 


Gli Organizzatori della manifestazione spacciata per

culturale (ma fatevi i conti di quanto è stato

incassato sulla base delle presenze e del costo

procapite) hanno fatto bene i loro calcoli:

"Iniziata venerdì e finita lunedì la manifestazione con

i vari ponti, etc. è al sicuro da impicci burocratici…".

 

 

Il fatto poi che queste invasioni e concentrazioni di

rumori assordanti vengano ammesse nei limiti di un

Parco nato per tutelare l'ambiente, la natura e gli

animali, non può essere giustificato da nessuna

ragione, anche se gli organizzatori "furbescamente"

inneggiano alla stessa protezione della natura ma di

fatto la distruggono…

 

I rumori consentiti in un parco naturale sono gli

stessi consentiti nei pressi di un ospedale, cioè

quasi nulli, mentre qui a Monte Gelato la super-

sonica (nome azzeccato) ha emesso una tale quantità

di decibel da far impazzire un circondario di 20

kilometri di diametro.

 

 

Una pagina nera per la democrazia e per la legalità

dello Stato.

 

Che non si ripeta mai più è la sola speranza di noi

abitanti della Valle del Treja!