Calcata, Viterbo

marted́ 21 luglio 2009

   

 

                                   

 

                                   

 

 

 

Eolico pesante nell'Agro

Falisco, progetti di Calcata

e Faleria -

Lettera di Ambiente e

Paesaggio 2000 sui

possibili danni ambientali

e deturpazione del

paesaggio

 

                                   

 

                                   

 

 

 

di Paolo D'Arpini

   

 

                                   

 

                                   

 

                                   

 

                                   

 

 

No all'Eolico Pesante!

(Foto di repertorio)

   

 

                                   

 

                                   

 

                                   

 

 

Dopo la Delibera del Comune di Faleria

del 24 giugno 2009 per l'installazione di

piloni eolici nel bosco di Fogliano,

luned́ 20 luglio ore 19.30 si è tenuto un

Consiglio Comunale con al 5° punto

dell'O.d.G. "Realizzazione di un Parco

Eolico nel territorio del Comune di

Calcata. Approvazione schema di

Convenzione con la Società G.E.L.

Green Energy Lazio Srl per lo studio, lo

sviluppo, la realizzazione e la gestione

di un Parco Eolico ubicato nel territorio

comunale di Calcata".

 

Su questo tema ho ricevuto una lettera

di Luca Bellincioni di Ambiente e

Paesaggio 2000, che volentieri

pubblico.

   

 

                                   

 

                             

 

                                   

 

                         

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"[…]

 

Quanto al progetto eolico di Calcata, è lo stesso

discorso di Faleria, non si pụ aiutare l'ambiente

devastandolo.

 

 

Per contrastare le emissioni di CO2 sarebbe molto

più intelligente, utile ed economico fare dei

rimboschimenti, cosa che non si fa più da decenni e

decenni.

 

Forse perché con gli agronomi, i boscaioli, i botanici

ed i geologi c'è poco frutto, mentre con i costruttori

di centrali eoliche (con tutto il loro corredo di

cemento) è tutta un'altra cosa…?

 

 

Inoltre, per quanto riguarda le energie alternative,

oltre al solito fotovoltaico su tutti gli edifici moderni

(in particolare quelli delle aree industriali), si

potrebbe ricorrere al microeolico domestico e

pubblico, sperimentando ad esempio la tecnologia

del lampione eolico-fotovoltaico per le illuminazioni

della zone moderne dei paesi;

tempo fa si parḷ pure di una valorizzazione del Treja

in chiave idroelettrica, ma non capisco perché tali

progetti - di energia veramente pulita - siano stati

accantonati.

 

Riguardo invece al sito indicato per la Centrale

Eolica di Calcata, ossia sulla strada per Magliano,

occorre ribadire che si tratta di una zona assai

vincolata (oltre che paesisticamente splendida,

panoramica e ricca di coltivazioni pregiate) e che fa

attualmente da giuntura fra i parchi della Valle del

Treja e di Vejo.

 

 

Inoltre, la strada stessa è ormai parte integrante del

circuito delle 'Strade dei Parchi del Lazio' che tende

a valorizzare la rete viaria minore regionale, tant'è

che lungo di essa sono stati installati vari tabelloni

didattico-turistici.

 

Ed è una zona che è stata negli ultimi decenni

strappata con i denti alla speculazione edilizia grazie

all'interessamento di associazioni ambientaliste e

studiosi naturalisti, e che oggi costituisce un

fondamentale corridoio biologico per la fauna

selvatica.

 

 

Infatti non bisogna dimenticare che tutto il territorio

dell'Agro Falisco e del Parco di Vejo soffre già di mali

gravissimi a livello ambientale, come la speculazione

e l'abusivismo edilizi, spesso feroci, per cui quello

che c'è di integro (è ce n'è fortunatamente) è quasi

un miracolo vista la vicinanza con Roma, sicché dare

in pasto questo delicato territorio all'eolico sarebbe

proprio uno scempio a livello urbanistico, ambientale

ed economico.

 

Speriamo che tali progetti - qui come altrove -

rientrino e che si incominci a progettare un serio e

reale sviluppo economico sostenibile in un territorio

dalla vocazione turistica straordinaria e tutta ancora

da valorizzare e promuovere, magari con un grande

Parco Agricolo e Naturale dell'Agro Falisco.

 

 

Se poi veramente i Comuni di Faleria e Calcata si

dichiarano coś sensibili all'ambiente, sarebbe

d'uopo iniziassero ad occuparsi delle reali

emergenze della zona, come l'inquinamento dei fiumi

(dove scaricano ancora i paesi) gli smottamenti delle

colline, e la mancanza di verde pubblico nei paesi, in

particolare a Calcata Nuova che, pur essendo un

paese circondato da foreste, paradossalmente non

possiede nemmeno un parco degno di questo nome

che possa dare sollievo ai propri abitanti nelle ore

più calde ed essere un ritrovo per bambini e ragazzi!"