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Bracciano, Roma lunedì 13 luglio 2009 |
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Bracciano - Lettera aperta del Sindaco sulle polemiche innescate dalla Minoranza sul raddoppio ferroviario e la costruzione di un muro al passaggio a livello: proposta di un referendum consultivo |
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Vecchie cartoline di Bracciano: Via Principe di Napoli a.M. (ante Moenia) - "prima del muro" (Foto © Iris Novello) |
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Dopo le critiche lanciate dalla Minoranza sul Progetto di raddoppio del tratto ferroviario Cesano-Viterbo, presentato da Rete Ferroviaria Italiana (RFI), arriva sul sito del Comune, la risposta scritta del Sindaco Giuliano Sala.
Di seguito il contenuto della lettera aperta. |
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"Mi sembra doveroso intervenire nella discussione sul Raddoppio della Ferrovia Roma-Viterbo e l'erigendo 'muro' al posto del passaggio a livello di Via Principe di Napoli, per cercare di ricondurre il confronto in un alveo di correttezza e di coerenza ed evitare le strumentalizzazioni già emerse nel manifesto affisso per le vie di Bracciano sabato 11 luglio.
Il PDL di Bracciano dando una versione mistificata della realtà , ha dato avvio in questi giorni ad una raccolta di firme per esprimere la propria contrarietà al progetto.
A questo proposito credo sia bene raccontare esattamente lo sviluppo di tale progetto che risale al 1996, quando iniziò il confronto tra Sindaci dei territori interessati al Raddoppio della Ferrovia Roma-Viterbo, e io ero il Sindaco di Bracciano.
Nella Conferenza dei Servizi che doveva approvare il progetto di elettrificazione e raddoppio ferroviario sino a Bracciano fui accusato di essere contrario a tale opera ed era vero, tanto che il mio voto favorevole era motivato esclusivamente dal fatto che il raddoppio era programmato sino a Cesano di Roma, senza investire Bracciano, mentre l'elettrificazione si realizzava sino a Viterbo.
La mia contrarietà di allora derivava dal fatto che ero consapevole che non si potesse raddoppiare la ferrovia sino a Bracciano, perché il progetto non prevedeva un sottopasso veicolare che permettesse ai cittadini di superare la definitiva chiusura del passaggio a livello di Via Principe di Napoli.
La verità non detta è che il raddoppio della ferrovia sino a Bracciano, può essere realizzato esclusivamente inibendo il traffico veicolare sull'attuale passaggio a livello, elemento non derogabile da RFI e dalle norme sulla sicurezza delle ferrovie metropolitane.
Circa quattro mesi fa, fui contattato da RFI e mi fu presentato uno studio di fattibilità dell'opera che, per proseguire nella redazione, necessitava di un parere di massima dell'Amministrazione Comunale.
La Giunta ha dato un assenso di massima, stabilendo che il tutto dovesse comunque essere discusso e condiviso con i Comitati di Quartiere e di Frazione, con gli operatori economici, con l'Associazione Commercianti e con tutti i cittadini.
L'argomento non è 'il muro del passaggio a livello', ma se si è favorevoli o no al raddoppio della ferrovia Roma-Viterbo.
Nel caso di volontà positiva, i cittadini devono essere consapevoli che transiterà per Bracciano un treno ogni quarto d'ora, dalle 7 del mattino alle 23.
Ciò significa che ogni sette minuti e mezzo il passaggio a livello sarebbe in ogni caso chiuso.
E che cosa avremmo in Via Principe di Napoli se non un muro virtuale, oltretutto anche estremamente pericoloso?
Se quanto sopra non sarà condiviso dalla maggioranza dei cittadini lo dobbiamo dire chiaramente e l'Amministrazione Comunale si adopererà per trasferire questa volontà a RFI.
A tale proposito si potrebbe promuovere un Referendum Consultivo che dia un risultato certo e, dopo il referendum, sarà mio impegno personale fare tutto ciò che è in mio potere, per rispettare la volontà della maggioranza della popolazione, qualunque sia il risultato.
Nel concludere non posso esimermi dal far emergere le contraddizioni della Minoranza del PDL che oggi si erge a paladina contro l'intervento, mentre in campagna elettorale ha cavalcato come primo punto del proprio programma il raddoppio della ferrovia metropolitana fino a Bracciano, in contrapposizione con il nostro programma che lo proponeva solo fino a Vigna di Valle, poiché eravamo consapevoli delle difficoltà che sarebbero emerse.
Ci chiediamo oggi anche perché si è dimostrata una balla, come intendevano farlo?
Forse togliendo le sbarre e lasciandolo un passaggio a livello incustodito?
O proponendo un improbabile interramento della ferrovia dai Pasqualetti alla Stazione, che bloccherebbe per anni il funzionamento del servizio con conseguente chiusura comunque del passaggio a livello sino a fine lavori?
O con la chimerica fattibilità progettuale che ho in alcuni cassetti del Comune, redatta dall'Amministrazione Negri e dimostratasi irrealizzabile visto che nessuno l'ha mai resa pubblica o discussa o tentato di realizzare, se non con il famoso 'Contratto con i Braccianesi'?
La forza di una Amministrazione Comunale è la capacità di fare proposte, siano queste totalmente condivise o criticabili.
Noi facciamo questo e siamo pronti a rivedere e ridiscutere qualsivoglia posizione, di fronte all'interesse comune, ma non possiamo lasciare che le decisioni di chi è stato democraticamente eletto dalla maggioranza dei cittadini vengano strumentalizzate e comunicate alla comunità in modo parziale e distorto." |
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Il Progetto, ad oggi, prevede la realizzazione di:
- un sottopassaggio veicolare in doppio senso di marcia in Via dei Giardini per bypassare i binari
- e un nuovo sottopasso pedonale al centro di Via Odescalchi che si collega con Via Udino Bombieri, completamente accessibile e senza barriere architettoniche. |
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Per chi mai fosse interessato, la Redazione invita volentieri a leggere "Manca un cuore a questa Bracciano - Stiamo perdendo anche l'ultimo treno?" - Un contributo alla soluzione di una delle calamità cittadine, mentre si aspetta di conoscere cosa il paese farà da "grande". |
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