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La società siamo noi

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Noi l'immagine

Fotografia documentale

Sandro Becchetti

Catalogo della mostra, SilvanaEditoriale 2013 - Prima di copertina

www.silvanaeditoriale.it

"Sandro Becchetti, Fotografo

Volti dall'Umbria e dall'Europa"

Perugia

Galleria Nazionale dell'Umbria

Palazzo dei Priori, Sala Podiani

20 giugno-20 ottobre 2013

"Sandro Becchetti

fotografo non digitale

in bianco e nero"

Dall'introduzione di Alberto Mori

curatore della mostra

"Una forza della natura.

La mia impressione, quando l'ho visto la prima volta,

è stata quella di una vitalità straripante, buona ma

soprattutto attuale (non ho recepito residui di una

vitalità esausta), disponibile, propositiva.

Ho intuito un carattere piuttosto diverso dal mio e

l'ho quindi considerato con più attenzione (come si

dovrebbe fare entrando in contatto con una

"diversità" percepita sincera):

m'è piaciuto e sono stato molto contento di essere

ricevuto nella sua accogliente casa da lui e da sua

moglie Gianna (ha perfettamente ragione il loro

amico Claudio Corrivetti, editore di due splendidi

libri fotografici, 'Protagonisti' e 'Umbria, alla ricerca

del lupo', da cui non ho potuto prescindere per

questa mostra, nel cantare la loro vera, avvolgente

cordialità).

Me lo aveva fatto conoscere un amico comune,

Nando Placidi, ammiratore della sua bravura

professionale, insieme al quale lo abbiamo

presentato all'assessore alla Cultura e alle Politiche

Sociali del Comune di Perugia, Andrea Cernicchi,

che ben valutando la qualità delle sue opere ha

attivato l'iter per questa esposizione.

Sandro Becchetti umbro non solo di origine, sempre

sottolineata, ma anche di sentiri.

Ecco il titolo e l'impostazione della mostra.

Volto specchio dell'anima (si dice);

va bene, ma credo di aver capito che per Becchetti

non è solamente la faccia ma è lo strumento che gli

animati usano per trasmettere ai simili la propria

anima (con la possibilità che non tutti riconoscano

quella degli altri).

Volto, di volta in volta, possono essere parti di un

corpo, pettinature, abbigliamenti, ombre, squarci

urbani, paesaggi, comportamenti...

Becchetti non solo nel lavoro (per giornali, agenzie

di stampa, riviste anche internazionali, televisioni),

ma anche nel tempo "libero" (che peraltro non esiste

per chi ha la sensibilità di prestare attenzione agli

stimoli, alle suggestioni, alle atmosfere, alle

sfumature), non ha mai smesso di scavare o di

percepire d'acchito l'essenziale entrando in sintonia

con volti che in quel momento comunicavano (con le

diversità, i segni della storia, le specificità) l'anima al

resto del mondo, ristretto o espanso che fosse.

Becchetti ha creduto che i viventi non fossero solo

involucro (noto o sconosciuto, più o meno bello,

giovane, aggraziato, proporzionato) ma soprattutto

dentro e ha visto dando quindi rispetto,

comprensione, solidarietà, ma anche condanna e

memento.

Becchetti ha sentito la necessità di completare

quello che l'occhio (obiettivo) coglieva con quello

che il cuore sentiva e il cervello elaborava:

ecco didascalie, commenti, riflessioni a corredo delle

immagini nei suoi libri.

Le sue sono state immagini totali e se qualcuno per

pigrizia, miopia o aridità non le ha capite Becchetti

umilmente gliele ha spiegate con le parole, si è

aperto e ha svelato i suoi sentimenti critici, partecipi,

ironici, estetici.

Ha letto dentro e usato l'obiettivo perché l'occhio

umano non è in grado di stampare le radiografie, ma

gli animali, le città, le cose, gli uomini tutti hanno

volti che esprimono identità, gioie, dolori, i tempi

fermi e quelli che scorrono.

Avendo avuto una forte attenzione (personale oltre

che professionale) per i mutamenti intervenuti nel

nostro Paese e nella sua città di Roma (della quale

possiede una sterminata documentazione) durante

gli ultimi cinquant'anni, nella realtà sociale, politica,

culturale, e nonostante le sue conclamate

convinzioni sulla menzognarità della fotografia

- 'un clic non condenserà mai una vita e spesso

(salvo rare eccezioni, Capa, appunto) i segni di una

faccia dissimulano più che rivelare' -, lui (come tutti

i grandi veri) ha fatto emergere, scolpendola, come

ha saputo fare con l'amato legno, l'essenza profonda

dei suoi soggetti.

Il volto di Becchetti?

L'obiettivo della sua Pentax con cui ha dialogato con

i volti del mondo."

"Settimane della Cultura

a Lugnano In Teverina"

Il premio

Nell'ambito delle "Settimane della Cultura e Premio Letterario Città

di Lugnano in Teverina 2015", Provincia di Terni, dal 24 luglio al

9 agosto - evento patrocinato da Unione Europea, Asse Leader,

Repubblica Italiana, Regione Umbria, Associazione GAL Ternano,

Comune di Lugnano in Teverina e Associazione Lugnano per

Ss. Maria Assunta - venerdì 31 luglio alle ore 21 viene presentato il

PREMIO FOTOGRAFICO SANDRO BECCHETTI "RITRATTI E

PAESAGGI", distinto nelle due categorie, e la Giuria del Premio:

- Gianna Bellavia, Presidente di Giuria

- Rossella Viti, curatrice del Premio

- Serena Iannicelli

- Claudio Corrivetti

- Patrizia Romani

- Valentina Gregori

- Tatiano Maiore.

Il libro

Nell'intimità accogliente della Piazzetta del borgo lungo Via

Umberto I, per l'occasione calorosamente gremita di amici ed

ammiratori di Sandro, sotto un cielo stellato e la "luna blù" viene

anche presentato il suo libro, personalmente curato per l'edizione

postuma da sua moglie Gianna, "L'INGANNO DEL VERO", e

proiettato il documentario della mostra personale di Perugia del

2013.

"L'INGANNO DEL VERO - Tracce di un percorso in soggettiva" è

una raccolta di venti scritti personali e ottantacinque fotografie in

bianco e nero di questo grande fotografo che legge il mondo e

trova l'ispirazione del vivere utilizzando la "capacità narrativa"

della sua Pentax, lo scalpello che scolpisce il legno e la scrittura

che imbriglia lo scorrere del tempo e della riflessione.

Il libro è il manifesto, e ancor più il testamento intellettuale,

dedicato al mestiere solitario del fotografo:

che obbliga a guardare sé stessi negli occhi degli altri,

moltiplicando all'infinito le percezioni e traduzioni della realtà.

Come cerchi di uno stagno colpito da un sasso, ogni fotografia di

Becchetti (da Pasolini ai braccianti laziali, da Sandro Penna ai

marinai greci, da Billy Wilder al soldato sefardita di Gerusalemme,

da Rossellini ai funerali delle vittime di Piazza Fontana) allunga lo

sguardo anche a distanza di anni su un presente e lo trasforma in

Storia.

E "la Storia siamo noi", come canta De Gregori nella canzone del

cuore di Becchetti.

"L'INGANNO DEL VERO - Tracce di un percorso in soggettiva", scritti

e foto di Sandro Becchetti, Edizioni Postcart

ISBN

Collana

Formato

Pagine

Foto

Testo

Prezzo

Anno

978-88-98391-59-2

POSTWORDS

12 x 20 cm

192

86

Italiano

€ 13,50

2015

Postcart srl, Via Prenestina 435, 00177 Roma

Tel. e fax +39 06 2591 030 - www.postcart.com - info@postcart.com

Il documentario

"BECCHETTI - Mostra Fotografica a Perugia, Palazzo dei Priori" di

Elvira Lezona, Emmanuel Vergine e Aldo Vergine.

Una originale presentazione della mostra personale del fotografo

nel 2013 - inaugurata nel Capoluogo umbro poco dopo la sua

scomparsa e rimasta aperta per ben quattro mesi - in un gioco di

immagini in cui il mondo riflette il suo irripetibile attimo,

attraverso l'occhio vivo e meccanico di Sandro, annudato per

sempre nelle sue foto e da queste fiondato ad incastrarsi

nell'esperienza, incastonarsi nella coscienza e infilarsi

nell'immaginario reale di chiunque abbia fame, sete e l'onestà di

assimilarlo.

Tanta umanità, fatta di amorevoli accenni di coccole e carezze de

la memoria, ma pure "sgraffi, sberle, carci, frustate, schicchere e

batoste", per dirla à la Braccianese...

E a chi tocca, "tocca":

toccàti sì, perché di sicuro indifferenti non si rimane - mai.

"BECCHETTI

Mostra Fotografica a Perugia

Palazzo dei Priori"

Un documentario

di Elvira Lezona, Emmanuel Vergine e Aldo Vergine

 Musiche Egisto e Lamberto Macchi

Fotografia Emmanuel e Aldo Vergine

Montaggio Aldo Vergine

Mixage Tony Crucianelli

Con la collaborazione di

Gianna Bellavia, Nando Placidi, Alberto Mori, Gianluca Bellucci

e il contributo di

Direzione del Palazzo dei Priori

Sistema Museo

Associazione Culturale Downtown

Galleria Da.Co.

2013

14 min 47 sec

Alessandro Becchetti

Una breve nota biografica

Nasce a Roma nel 1935 e inizia la sua attività di fotografo nella

seconda metà degli Anni Sessanta, documentando la realtà sociale,

politica e culturale del nostro Paese.

Collabora con testate italiane come "La Repubblica", "L'Unità",

"Paese Sera", "L'Espresso", "Il mondo", "Secolo XIX", "L'Astrolabio",

"L'altra Italia" e "Sipario", uffici stampa di partiti e sindacati, giornali

stranieri come "Life" e "Libération", "France Presse", BBC e RAI -  la

collaborazione con "Il Messaggero" lo porta a diventare uno dei più

apprezzati ritrattisti italiani.

Nel 1980 decide di interrompere l'attività di fotografo e da allora,

per quindici anni, si occupa prevalentemente dell'arte del legno e

sporadicamente scrive per la televisione soggetti di fiction.

Riprende a fotografare nel 1995, con una ricerca sulla Spagna e il

Portogallo, poi negli anni successivi rinnova il suo interesse per la

vita di Roma, che lo porta ad arricchire il suo già vastissimo archivio

dedicato alla Capitale.

Numerosissime le gallerie pubbliche e private che hanno esposto le

sue foto in mostre personali e collettive, in Italia e all'estero e il suo

lavoro, oltre che in diversi volumi e cataloghi, è documentato anche

nella "Storia d'Italia. Annali. L'immagine fotografica 1945-2000",

Einaudi 2004 e AA.VV., e nella Storia fotografica di Roma 1963-1974,

Edizioni Intra Moenia 2005.

Nel 2007 si trasferisce in Umbria e pubblica due volumi fotografici per

le Edizioni Postcart ed uno con Gaffi Editore.

Muore nel 2013 a Lugnano in Teverina, Provincia di Terni, proprio

pochi giorni prima dell'inaugurazione di questa sua personale alla

Galleria Nazionale dell'Umbria di Perugia.

Di Sandro Becchetti

in questo portale anche

"Tenutelle Vendonsi"

Volti e paesaggi

del territorio braccianese

degli Anni Settanta

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