"A breve ci ritroveremo con quasi tutte le montagne
massacrate dalle
eoliche, i campi prima coltivati
ricoperti dal fotovoltaico a terra e le
centrali nucleari
in attività con le scorie sotterrate abusivamente dai
camorristi (che in tutti e tre questi affari energetici ci
guadagnano).
Le centrali idroelettriche, invece, le uniche fonti
pulite di energia,
sono o abbandonate o vendute
dall'ENEL a società straniere (come l'Endesa)
da cui
poi noi ricompriamo l'energia al triplo del prezzo.
Ma nessuno sa queste cose e fra un po' l'Italia
produrrà molta più
energia di quella che serve!
Chi ci guadagnerà?
Le società energetiche, di certo, non noi poveri
deficienti cittadini
che vedremo soltanto peggiorare
la nostra qualità della vita.
In molte piccole comunità, poi, l'eolico selvaggio o il
fotovoltaico a
terra precluderanno ogni possibilità di
sviluppo turistico ed agricolo
basato sulle peculiarità
del posto (che non ci saranno più), per cui
immagina
il destino di quelli che ci abitano e lo sviluppo che vi
sarà
promosso (cemento e cemento).
Senza contare coloro i quali si ritroveranno la
centrale nucleare
sull'uscio di casa.
Il problema di fondo è qui la mancanza di una
gestione razionale delle
nostre risorse.
Tutto è come sempre affidato alla speculazione (in
Italia come in
Europa), ma le alternative ci sarebbero
e tutto dovrebbe essere
indirizzato alla tutela del
territorio e cercare di evitare il suo consumo
scellerato.
Ad esempio:
- incentivare il fotovoltaico a livello privato, in modo
da coprire
quasi tutte le costruzioni moderne di tipo
sia residenziale che produttivo,
realizzando
un'immensa centrale fotovoltaica diffusa;
- incentivare il micro-eolico a livello domestico e il
minieolico a
livello urbano ed industriale (il macro-
eolico, progettato per i grandi spazi americani,
è
sempre sproporzionato alle esigue dimensioni dei
nostri territori);
- riattivare e rimodernare tutte le centrali
idroelettriche,
progettandone anzi delle nuove;
- fare delle vaste opere di riforestazione;
- operare una seria politica di risparmio energetico
(iniziando col
vietare le illuminazioni notturne di
grandi outlet e centri commerciali).
Queste sono soluzioni intelligenti e razionali, le
uniche.
Veder distruggere le colline o le montagne con le
eoliche è davvero un
affronto all'intelligenza e al
buon senso.
Solo un imbecille potrebbe pensare che devastando
un ecosistema locale
(una collina, una montagna,
ecc...) si può aiutare l'ecosistema globale.
E ricordiamoci che l'innalzamento della temperatura
globale è in parte
un fatto naturale, e in un'altra
grande misura il frutto dei grandi
disboscamenti e
della grande urbanizzazione in tutto il mondo degli
ultimi
decenni.
Chi dice che l'alternativa all'eolico selvaggio è il
nucleare ha
abboccato alla favola degli speculatori,
che ci appiopperanno l'uno e
l'altro.
E il problema è che ci hanno abboccato in molti.
Tutti con la bocca aperta come dei coglioni davanti
alla tv a vedere le
pubblicità dell'eolico, sbavando un
minuto dopo per l'ultima tecnologia
alla moda...
Non dovrebbero parlare quelli che passano tutto il
tempo libero davanti
al pc e alla tv, ma solo quelli
che conoscono davvero il territorio, lo
amano, lo
vivono, lo percorrono.
Povera Italia, poveri noi!
Molti mi dicono che a loro piacciono molto le eoliche
e si definiscono
allo stesso tempo ambientalisti.
Premettendo che tali affermazioni mi fanno vomitare,
a me piace la
natura, non gli scempi.
Le pale eoliche non crescono certo da sole dopo la
semina.
Poi mi dicono che se non distruggiamo tutto il
territorio (ma chi lo
ama più?) con l'eolico industriale
e il fotovoltaico a terra.
Altri conati.
Bisognerebbe ricordargli che le centrali nucleari e
l'eolico selvaggio
(e il fotovoltaico a terra) sono due
cose ben separate, e non capisco
perché tutti
continuano a fare il gioco dell'alternativa.
Sono ENTRAMBE "alternative" da rigettare.
Il problema è che i mass media ci hanno
completamente rincoglionito,
facendoci fare il loro
gioco, e quindi, come sta per accadere,
appioppandoci entrambi i problemi.
La questione di fondo sta nel saper usare bene tutte
le energie
rinnovabili, ognuna al suo posto e nelle
sue misure compatibili col
territorio, ed operare
grandi riforestazioni.
Questa è l'unica ipotesi razionale per contrastare i
cambiamenti
climatici, e consiglio a tutti di leggere
questo mio articolo:
"Contro il nucleare e per uno sviluppo massiccio ma
razionale delle
energie alternative"
Se poi siamo adoratori delle novità-scemenze
tecnologiche (tipo l'eolico)
al punto tale da voler
vedere devastato tutto in nome di non so cosa,
siamo liberi di pensarlo, ma l'ambiente è un'altra
cosa:
è flora, fauna,
geologia, paesaggio, non cemento,
acciaio e stronzate simili.
Una volta quando si parlava di ambiente si parlava di
laghi, di fiumi,
di coste, di montagne, di alberi, di
animali, di paesaggi, ecc…
Ora ogni rivista o programma con tag "ambiente"
parla solo ed
esclusivamente di eolico ed energia in
generale:
certo i problemi
energetici hanno a che fare
strettamente con l'ambiente, ma non sono
l'ambiente…
E durante il periodo di Natale certe cose mi fanno
arrabbiare ancora di
più...
Comunque buone feste, per quel poco che c'è da
festeggiare.
Luca Bellincioni"
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