Calcata, Viterbo

giovedì 19 novembre 2009

   

 

                                   

 

                                   

 

 

 

Tuscia -

"Eolico pesante e

dannoso… arriva

la sindrome da turbina":

alcuni scienziati

riconoscono la pericolosità

per la salute degli impianti

industriali di produzione

elettrica con il vento

 

                                   

 

                                   

 

 

 

di Paolo D'Arpini

   

 

                                   

 

                                   

 

                                   

 

                                   

 

 

Ricercatori americani hanno scoperto una nuova malattia:

la "sindrome da turbina eolica", causata dalla vicinanza a centrali

eoliche

(Foto di repertorio)

   

 

                                   

 

                                   

 

                                   

 

 

Mentre sempre nuovi fronti si aprono

per l'emergenza ambientale - carenza di

acqua potabile, allevamenti industriali

ed OGM, effetto serra, inquinamento

atmosferico, rischi di polluzione

atomica, etc. - sono costretto a tornare

al problema dell'eolico pesante, un

argomento che qui nella Provincia di

Viterbo fa molto discutere, soprattutto

per la tignosità con cui alcuni Sindaci

insistono nel voler creare "parchi

eolici" industriali.

   

 

                                   

 

                             

 

                                   

 

                         

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Avviene a Piansano, nella zona lacuale di Bolsena,

ma pure nell'Agro Falisco.

 

Un amico di Faleria mi scrive:

"Il Sindaco Pierluigi Bianchi intende proseguire con

il progetto eolico su Monte dei Porcari ed altre

porcate… dobbiamo attivarci per fermare lo

scempio…".

 

 

Purtroppo non ho la bacchetta magica e non posso

obbligare nessun Sindaco a fare marcia indietro su

progetti devastanti, e d'altronde anche qui a Calcata

abbiamo lo stesso problema…

 

Nel frattempo nell'Agro Falisco si è venuta a creare

anche un'altra emergenza per il progettato impianto

a biomasse (ai confini di Civita Castellana), mentre

non si sa ancora che fine faranno le discariche

avvelenate nelle ex cave dimesse (Capranica,

Fabrica, etc.).

 

Siamo messi molto male…

 

 

Forse, sul piano dell'eolico pesante, una piccola

mano può venire dalla comunicazione che mi ha

inviato oggi Oreste Rutigliano di Italia Nostra,

relativa ai danni fisiologici che deriverebbero per la

salute umana in seguito alla vicinanza alle mega-

pale…

 

Il rischio per la salute riguarda soprattutto i bambini:

attacchi di panico, cardiopatie ed anomalie dello

sviluppo cerebrale sono le conseguenze dell'eolico

industriale ravvicinato.

 

 

"Per chi vive vicino a una centrale eolica aumentano

le probabilità di malattie cardiovascolari, attacchi di

panico ed emicrania…"

 

Lo rivelano ricercatori americani, che hanno anche

battezzato una nuova malattia:

la "sindrome da turbina eolica", che annovera fra i

sintomi ronzii continui nelle orecchie, vertigini,

insonnia.

 

 

Non solo.

 

Secondo Nina Pierpoint, pediatra newyorkese che ha

coordinato l'equipe di ricercatori, i bimbi che vivono

vicino a questi impianti affrontano notti popolate da

incubi, ma soprattutto rischiano ritardi e anomalie

nello sviluppo cerebrale.

 

 

Lo studio, durato 5 anni, ha analizzato i rischi per la

salute degli abitanti vicino a centrali eoliche in USA,

Gran Bretagna, Canada, Irlanda e Italia.

 

Nel nostro Paese è il Centro-Sud la terra dell'eolico:

degli oltre 1.700 MW di energia dal vento installati in

Italia, più di 1.200 MW, con 2.300 turbine eoliche,

sono prodotti in Campania, Puglia, Sardegna e

Sicilia … ed ora arrivano anche nel Lazio.

 

 

Ebbene, secondo l'equipe USA, le turbine che

trasformano il vento in energia elettrica hanno effetti

nocivi perché i suoni a bassa frequenza emessi

interferiscono con il sistema vestibolare

dell'orecchio, che controlla il nostro senso

d'equilibrio.

 

Queste frequenze, troppo basse per essere percepite

dall'orecchio umano, causano un insieme di sintomi

che la pediatra definisce "disturbi vestibolari

vibratori visceralì" (VVVD).

 

Le conseguenze sono tremore, nervosismo, paura,

impulso incontrollato a scappare, senso di

costrizione al petto, tachicardia.

 

 

Il rumore può anche danneggiare lo sviluppo

cognitivo di bambini e ragazzi.

 

Non tutti gli abitanti vicini a un parco del vento sono

suscettibili alla sindrome delle turbine eoliche,

precisa Pierpoint, aggiungendo però:

"Non c'è dubbio che infrasuoni, ultrasuoni e

vibrazioni causino i sintomi evidenziati da questa

ricerca, anche se l'industria eolica tenterà di

screditare i risultati.

 

Per anni i colossi del tabacco hanno negato i danni

alla salute".

 

 

La ricercatrice chiede che i nuovi parchi del vento

vengano costruiti ad almeno 2 chilometri di distanza

dalle abitazioni.

 

Lo studio sarà pubblicato da "K-Selected Books".

 

 

Spero che i Sindaci della Tuscia abbiano il tempo di

leggerselo prima di inventarsi nuove distruttive armi

contro la salute pubblica…

 

Tra l'altro trovo che l'unico modo per soddisfare le

esigenze prospettate nello studio statunitense

sarebbe di istallare le mega-pale lungo i percorsi

autostradali dove le abitazioni sono pressoché

inesistenti, oppure nelle aree industriali non in

prossimità degli abitati.