Avviene a Piansano, nella zona lacuale di
Bolsena,
ma pure nell'Agro Falisco.
Un amico di Faleria mi scrive:
"Il Sindaco Pierluigi Bianchi intende
proseguire con
il progetto eolico su Monte dei Porcari
ed altre
porcate… dobbiamo attivarci per fermare
lo
scempio…".
Purtroppo non ho la bacchetta magica e non posso
obbligare nessun
Sindaco a fare marcia indietro su
progetti devastanti, e d'altronde
anche qui a Calcata
abbiamo lo stesso problema…
Nel frattempo nell'Agro Falisco si è
venuta a creare
anche un'altra emergenza per il progettato impianto
a
biomasse (ai confini di Civita Castellana), mentre
non si sa ancora che
fine faranno le discariche
avvelenate nelle ex cave dimesse (Capranica,
Fabrica, etc.).
Siamo messi molto male…
Forse, sul piano dell'eolico pesante, una
piccola
mano può venire dalla comunicazione che mi ha
inviato oggi
Oreste Rutigliano di Italia Nostra,
relativa ai danni fisiologici che
deriverebbero per la
salute umana in seguito alla vicinanza alle
mega-
pale…
Il rischio per la salute riguarda
soprattutto i bambini:
attacchi di panico, cardiopatie ed anomalie dello
sviluppo cerebrale sono le conseguenze dell'eolico
industriale
ravvicinato.
"Per chi vive vicino a una centrale
eolica aumentano
le probabilità di malattie
cardiovascolari, attacchi di
panico ed emicrania…"
Lo rivelano ricercatori americani, che
hanno anche
battezzato una nuova malattia:
la "sindrome da turbina
eolica", che annovera fra i
sintomi ronzii continui nelle orecchie,
vertigini,
insonnia.
Non solo.
Secondo Nina Pierpoint, pediatra
newyorkese che ha
coordinato l'equipe di ricercatori, i bimbi che vivono
vicino a questi impianti affrontano notti popolate da
incubi, ma
soprattutto rischiano ritardi e anomalie
nello sviluppo cerebrale.
Lo studio, durato 5 anni, ha analizzato i
rischi per la
salute degli abitanti vicino a centrali eoliche in USA,
Gran Bretagna, Canada, Irlanda e Italia.
Nel nostro Paese è il Centro-Sud la terra
dell'eolico:
degli oltre 1.700 MW di energia dal vento installati in
Italia, più di 1.200 MW, con 2.300 turbine eoliche,
sono prodotti in
Campania, Puglia, Sardegna e
Sicilia … ed ora arrivano anche nel Lazio.
Ebbene, secondo l'equipe USA, le turbine che
trasformano il vento in
energia elettrica hanno effetti
nocivi perché i suoni a bassa frequenza
emessi
interferiscono con il sistema vestibolare
dell'orecchio, che
controlla il nostro senso
d'equilibrio.
Queste frequenze, troppo basse per essere
percepite
dall'orecchio umano, causano un insieme di sintomi
che la
pediatra definisce "disturbi vestibolari
vibratori visceralì" (VVVD).
Le conseguenze sono tremore, nervosismo,
paura,
impulso incontrollato a scappare, senso di
costrizione al petto,
tachicardia.
Il rumore può anche danneggiare lo sviluppo
cognitivo di bambini e
ragazzi.
Non tutti gli abitanti vicini a un parco
del vento sono
suscettibili alla sindrome delle turbine eoliche,
precisa
Pierpoint, aggiungendo però:
"Non c'è dubbio che infrasuoni,
ultrasuoni e
vibrazioni causino i sintomi evidenziati da questa
ricerca,
anche se l'industria eolica tenterà di
screditare i risultati.
Per anni i colossi del tabacco hanno
negato i danni
alla salute".
La ricercatrice chiede che i nuovi parchi
del vento
vengano costruiti ad almeno 2 chilometri di distanza
dalle
abitazioni.
Lo studio sarà pubblicato da "K-Selected Books".
Spero che i Sindaci della Tuscia abbiano
il tempo di
leggerselo prima di inventarsi nuove distruttive armi
contro
la salute pubblica…
Tra l'altro trovo che l'unico modo per
soddisfare le
esigenze prospettate nello studio statunitense
sarebbe di
istallare le mega-pale lungo i percorsi
autostradali dove le abitazioni
sono pressoché
inesistenti, oppure nelle aree industriali non in
prossimità degli abitati.
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