Calcata, Viterbo

mercoledì 18 novembre 2009

   

 

                                   

 

                                   

 

 

 

In difesa di

"Sorella Acqua" -

Mobilitazione popolare

per riprenderci l'acqua,

bene comune...

 

                                   

 

                                   

 

 

 

di Paolo D'Arpini

   

 

                                   

 

                                   

 

                                   

 

                                   

 

 

L'acqua è un bene e un diritto universale: la gestione dell'acqua è

direttamente riconducibile ai diritti fondamentali dell'uomo!

(Foto di repertorio)

   

 

                                   

 

                                   

 

                                   

 

 

Il 18 novembre 2009 con il voto di

fiducia alla Camera dei Deputati si è

concluso l'esame del Decreto 135/09

il cui Art. 15 sancisce la definitiva e

totale privatizzazione dell'acqua

potabile in Italia.

   

 

                                   

 

                             

 

                                   

 

                         

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Il Governo impone per decreto che i Cittadini e gli

Enti Locali vengano espropriati di un diritto e di un

bene comune com'è l'acqua per consegnarlo nelle

mani dei privati e dei capitali finanziari.

 

Ciò avviene sotto il falso pretesto di uniformare la

gestione dei servizi pubblici locali alle richieste della

Commissione Europa, mentre non esiste nessun

obbligo e le modifiche introdotte per sopprimere la

gestione "in house" contrastano con i principi della

giurisprudenza europea.

 

 

Nonostante sia oramai sotto gli occhi di tutti che le

gestioni del servizio idrico affidate in questi ultimi

anni a soggetti privati, sperimentate in alcune

Provincie Italiane o a livello europeo abbiano

prodotto esclusivamente innalzamento delle tariffe,

diminuzione degli investimenti e un aumento

costante dei consumi, si continua a sostenere che

mercato e privati siano sinonimi di efficienza e

riduzioni dei costi.

 

Il Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua è sceso

da subito in campo per contrastare questo

provvedimento con la campagna nazionale "Salva

l'Acqua" verso la quale si è registrata un'elevatissima

adesione.

 

 

Ad oggi abbiamo consegnato al Presidente della

Camera 45.000 firme a sostegno dell'appello che

chiedeva il ritiro delle norme che privatizzano

l'acqua.

 

Inoltre, migliaia di persone hanno manifestato il

proprio dissenso e contrarietà all'Art. 15 in un

presidio svoltosi lo scorso 12 Novembre a Piazza

Montecitorio e in varie mobilitazioni territoriali,

migliaia di persone hanno inviato mail ai

Parlamentari per chiedere di non convertire in legge

il Decreto 135/09, molte personalità hanno espresso

da una parte la loro indignazione e dall'altra il loro

sostegno alla campagna.

 

 

In questi giorni è cresciuta nella società la

consapevolezza che consegnare l'acqua al mercato

significa mettere a rischio la democrazia.

 

Nonostante questa mobilitazione della società civile

e degli stessi Enti locali, il Governo ha imposto il

voto di fiducia e non accoglie le richieste e le

preoccupazioni espresse anche molti Sindaci di

Amministrazioni governate da maggioranze di

differenti colori politici.

 

Come Forum dei Movimenti per l'Acqua siamo

indignati per la superficialità con cui il Governo,

senza che esistessero i presupposti di urgenza, ha

voluto accelerare la privatizzazione dell'acqua.

 

 

A questo punto siamo convinti che la contestazione

dovrà essere ricondotta nei territori, per chiedere agli

Enti Locali che si riapproprino della podestà sulla

gestione dell'acqua tramite il riconoscimento

dell'acqua come diritto umano e il servizio idrico

integrato come servizio pubblico locale privo di

rilevanza economica e nel contempo di sollecitare le

Regioni ad attivare ricorsi di legittimità nei confronti

del provvedimento.

 

Queste percorsi di mobilitazione sono percorribile

così come dimostrano le delibere approvate dalla

Giunta Regionale Pugliese, dalle tante Delibere

approvate dai Consigli Comunali Siciliani e nel resto

d'Italia, da ultimo quello di Venezia.

 

 

Il popolo dell'acqua continuerà la battaglia per la

ripubblicizzazione del servizio idrico assumendo

iniziative territoriali e nazionali volte a superare l'Art.

15 del Decreto Legge.

 

Come Forum dei Movimenti, chiediamo a tutta la

società civile di continuare la mobilitazione e far

sentire il proprio dissenso anche dopo

l'approvazione dell'art. 15 attraverso mobilitazioni

sui territori ed invio di messaggi a tutti i Partiti, ai

Consiglieri Comunali Provinciali e Regionali, ai

Parlamentari locali.

 

 

A Sindaci ed agli eletti chiediamo di dar vita nelle

rispettive Istituzioni a prese di posizioni chiare che

respingano la legge e di dar vita a iniziative di

protesta nelle istituzioni stesse.

 

 

Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua

 

Con l'adesione del Circolo Vegetariano VV.TT. di

Calcata