Sempre il "pellegrinaggio/supplizio" inizia dai
secchioni dei rifiuti
urbani, per via della mia
necessità di procurarmi qualche avanzo per
nutrire la
maiala che mi hanno affidato tanti anni fa.
La maiala campa a lungo, ormai da anni,
ed io debbo
rovistare al suo posto per trovare quei chili di cibo
necessario al suo sostentamento.
I secchioni sono sempre pieni di
rimasugli, ma
praticamente nessuno fa la selezione organica, le
immondizie sono tutte mescolate:
i paesani se ne fregano della mia
maiala come se ne
fregano di tutto il resto.
Basta che la domenica ci siano quei due o
trecento
turisti che contribuiscono a creare ricchezza
aggiunta (leggasi
"rifiuti") e che portano denaro
sufficiente al mantenimento del "teatrino
Calcata".
Vengono da Roma, operatori e fruitori: i ristoratori
festeggiano, i
baretti giubilano, gli affittacamere
gioiscono, i bottegai si fregano le
mani, i
bancarellari ridono e ghignano, le associazioni
"culturali"
culturano, i turisti sognano di aver trovato
il Paese di Bengodi, mentre
le immondizie a spese
dei cittadini residenti aumentano...
Ma nessuno pensa di selezionare un sacchetto di
cibo per la mia maiala
che tutti qui sanno esistere:
ma a chi importa...?
D'Altronde è colpa mia - che tengo a fare
una
maiala?
Meglio farne salsicce ed unirsi al coro
dei mungitori
delle vacche grasse...
Da qualche saccone di plastica gettato per terra,
vicino ai contenitori
RSU, vedo occhieggiare qualche
capatura di melanzana ed un tozzo di pane,
i cani ed
i gatti randagi ed i topi queste cose le disdegnano,
mangiano
solo "delicatessen".
Con nonchalance raccolgo qualcosa,
poi salendo su
Via Cadorna, implemento con qualche fico, un po'
d'erba e
due mele cotogne trovate per terra:
il che, aggiunto al sacchettino dei
resti della mia
cucina, fanno sempre un pranzetto decente per la
mia
maialina...
Stamattina al baretto sotto al Comune c'è gran
fermento, capannelli di
donne e di Amministratori
sciolti che girano, Vigili Urbani vigilanti,
avventori
dell'ultima ora ed operatori sociali part time.
Ma non mi sembra che la giornata sia
diversa dalle
solite, in effetti è solo un po' più tardi del solito ed
evidentemente tutta questa gente a quest'ora sta
sempre lì...
La signora del baretto appena mi vede
ammicca al
marito e dice... "eccolo..!" e subito dopo mi fa segno
che deve dirmi qualcosa e di appartarmi di lato.
Lì per lì penso che mi deve rimproverare
per
qualcosa... sapete come è, come nella storia cinese
"quando torni
a casa picchia tua moglie:
tu non sai il perché ma lei sì...".
Invece mi fa sottovoce "...è venuto un tuo amico, un
certo Luigi di
Barbarano" (nomi di fantasia) e
mostrandomi un foglietto di carta mi
dice "ecco ti ha
lasciato 10 cappuccini pagati, che vuoi fare, vuoi i
soldi o li consumi pian piano?".
"No, no - faccio io - me li
bevo tutti pian piano, tu
tieni i conti...".
E così stamattina ho fatto la prima
colazione
aggratise e mi sono un po' riconciliato con la vita...
Già che ieri mi ero ripromesso di scrivere un articolo
sulla situazione
igienica di Calcata - igienica in tutti i
sensi, sia morale che fisica -
ma ora mi sento più
leggero... in fondo che importanza ha?
Non possiamo farci nulla.
Gli sderenati imperversano con il favore
amministrativo, le pulci e le zecche vivono la loro
stagione, i cani
randagi figliano (a proposito ho letto
sullo stesso giornale che i cani
hanno azzannato
l'ennesima vittima, contemporaneamente a due
pagine sane
con foto di cani da adottare), i gatti si
fanno più arditi, i cinghiali
caucasici avanzano fino
alle prime case...
Beh... a loro ci avrebbe pensato il buon
Assessore
Mario Trapè di Viterbo, che ha anticipato la caccia,
ma questi
cinghiali sono salvi in quanto prolificano
impunemente nell'Area
Protetta della Valle del Treja,
facendosi largo fra orti e forre...
Chi li ammazza?
Ricordo... quando ero in Africa... i cinghiali ed i
maiali avevano la
funzione di spazzini, lì c'erano
delle toilettes sopraelevate con
accesso aperto dal
sotto e mentre si defecava spesso si sentiva il
grugnire contento dei facoceri al pasto...
Per questo è proibito dalla religione
musulmana ed
ebrea cibarsi di questi animali "impuri", ma simili
all'uomo.
In India anche i cani hanno più o meno la
stessa
funzione e i fuori casta vengono chiamati "mleccha",
che è
un termine molto dispregiativo, che sta a
significare "mangiatore di
cani e di maiali".
Invece in Cina, che è più a nord, si
mangiano con
gusto gli uni e gli altri e pure i gatti ed i topi... tanto
che differenza fa?
Ed è pure giusto, infatti, che differenza
fa?
Solo in Occidente si è creata una sperequazione fra
cani e capre fra
gatti e mucche.
Cani e gatti vengono coccolati e nutriti
con
l'uccisione di capre, polli, mucche, conigli, etc.
In Italia si calcola che vi siano almeno
30 milioni di
cani (più quelli randagi che saranno altrettanti)...:
nel momento in cui non verranno più nutriti
dall'uomo diventeranno il primo
nemico naturale
della nostra specie, che non temono.
Infatti già lo vediamo con le continue
aggressioni
giornaliere subite qui e lì da vari umani.
Ma andiamo avanti:
la civiltà dei consumi
e dell'ipocrisia lo impone!
L'Italia è una nazione che ama gli
animali (ovvero i
cani), è una nazione "cinofila" che chissà perché
assomiglia molto a "pedofila"...
Mentre rientravo da Canossa verso Sodoma e
Gomorra, ho incontrato mio
figlio Felix.
Aveva una insalatiera piena di succosa
uva fragola
nera...
"L'ho trovata qui nell'orto dove prima
stava la
vecchia sede del Circolo...
Avevano tagliato la pianta perché dava
fastidio... ma
è ricresciuta per conto suo, strisciando per terra...
Guarda che bei grappoletti ha fatto!"
E me ne ha dati un paio.
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