Bologna

sabato 5 settembre 2009

   

 

                                   

 

                                   

 

 

 

Per voi che siete sobri

(ovvero, lezioni di

telepolitica)

 

                                   

 

                                   

 

 

 

di Elia Pirone

   

 

                                   

 

                                   

 

                                   

 

                                   

 

 

Finalmente il dovuto spazio mediatico a qualcosa di "realmente"

serio e, soprattutto, di "autenticamente" rilevante per la vita del

cittadino medio italiano! 

[I contenuti dell'articolo non riguardano necessariamente - e/o

comunque non esclusivamente - la sobrietà di questo specifico talk

show politico, , tanto meno, di questo particolare Collaboratore...]

(Foto di repertorio)

   

 

                                   

 

                                   

 

                                   

 

 

Mi rivolgo a voi, abituali ricercatori

della sobrietà, affinché comprendiate

quanto sia da considerare vana, futile e

nociva per il Paese la vostra costante

ricerca.

   

 

                                   

 

                             

 

                                   

 

                         

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Se aveste avuto i natali in un'altra Nazione magari in

Germania, in Francia, in Inghilterra, in Albania, ciò

che fate avrebbe avuto un senso;

forse qualcuno vi avrebbe anche incoraggiato.

 

Ma il fatto è, cari amici sobri, che voi siete nati in

Italia e fate quindi parte ufficialmente della

Repubblica Italiana.

 

 

Dovreste dunque già sapere che l'Italia ha in

disgusto tutto ciò che sobrio, serio, affidabile,

coerente (quest'ultima parola, da noi, considerata

addirittura un'offesa o, nei casi migliori, un termine

adatto a definire gli imbecilli che non faranno mai

carriera), proprio perché il pilastro su cui si regge il

Paese è un altro:

la telepolitica.

 

Forse voi non lo avete ancora capito perché, come

sembra evidente, avete dei problemi a rapportarvi

con la realtà, cari sobri, ma la telepolitica e tutto ciò

che da essa deriva è molto più efficace e appagante

della vostra tanto amata sobrietà.

 

 

Certo!

 

Volete per caso mettere in dubbio i risultati che

siamo riusciti ad ottenere in decenni e decenni di

telepolitica?

 

Grazie a noi ora il Popolo Italiano non ha più

problemi o, almeno, ne ha di molto inferiori:

ora il cittadino medio si deve preoccupare

dell'andamento del Grande Fratello, invece che degli

schieramenti politici italiani da votare.

 

 

E per i più impegnati - noi, infatti, ci occupiamo di

tutte le esigenze - ci sono sempre quei talk show

politici nei quali quelli che i cittadini chiamano

politici si azzuffano e si insultano declamando se

stessi e gettando fango sugli avversari.
 

E poi, a trasmissione conclusa, si ritrovano nel

ristorante del Parlamento a scherzare come amiconi

e a pensare al giorno migliore per aumentarsi lo

stipendio.

 

[No quest'ultimo periodo cancellalo: non è opportuno

parlarne.]

 

 

E se per caso il cittadino medio si trovi, per cause

indipendenti dalla nostra volontà, chiaro, a essere

nauseato dalla nostra classe politica, ci sono sempre

quei simpatici individui che, in veste di

Collaboratori, contribuiscono a rendere il tutto più

interessante, più pluralista, come si dice tra noi

addetti ai lavori.

 

Di questi Collaboratori ce ne sono quanti ne volete.

 

Se vi piace, potete andare sul blog di Beppe Grillo

che, cavalcando la delusione degli scontenti, gioca

con il senso di frustrazione altrui e si diverte a fare

l'alternativo con sceneggiate di dubbio gusto [togli

di "dubbio gusto" e metti "in conformità con lo stile

della telepolitica"], appagando le esigenze del suo

pubblico che vede in lui - fruitore del condono

fiscale nel 2003 che tanto aveva criticato, possessore

di una Ferrari, una barca a motore, due case,

condannato per omicidio colposo per la morte di

due adulti e un bambino, costretto a patteggiare una

multa di 4.000 euro per diffamazione aggravata nei

confronti di Rita Levi Montalcini - il paladino della

giustizia.

 

 

Tenetevi comunque sempre pronti ad aggiornare la

vostra Lista politici, gentilmente offertavi dal

Governo, in quanto sembra che Grillo stia tentando

di iscriversi al PD e di candidarsi al Congresso del

Partito.

 

A proposito del Governo, cari amici stupidamente

sobri, in questi giorni abbiamo avuto un'altra

grandiosa dimostrazione di come esso crede

fermamente nei valori della telepolitica.

 

Ci crede a tal punto che ha applicato il codice

telepolitico ai giornali.

 

Oh, non stupitevi, lo fa già da anni!

 

 

Però in questi giorni qualcuno ha davvero esagerato

e ha violato le norme sulle quali si regge il sistema:

l'ex Direttore dell'Avvenire, Dino Boffo, dimessosi

necessariamente, ha perso la testa ed è diventato

uno di voi!

 

Ha chiesto al Presidente del Consiglio, Silvio

Berlusconi, di adottare un comportamento più

sobrio e, ovviamente, la stampa manovrata dalla

telepolitica governativa è intervenuta per porre fine

all'indecente anomalia Boffo.

 

 

Inutile dire che noi tecnocrati [togli "tecnocrati"]

della telepolitica siamo estremamente compiaciuti di

averlo fatto fuori [sostituisci "averlo fatto fuori" con

"averlo messo in condizioni di non nuocere alla

credibilità della Patria"].

 

 

Già che ci siamo, ci sentiamo di ringraziare Il

Giornale, senza il quale Boffo sarebbe ancora lì a

cianciare di sobrietà.

 

Morte ai nemici della telepolitica!

 

Sobri, pentitevi!