"In questi giorni, pressata da moltissimi cittadini e da
alcuni di
noi - continuano i Consiglieri Comunali del
PdL -
l'Amministrazione Comunale ha ammesso di
avere intenzione di realizzare
di un centro di
compostaggio/discarica di rifiuti umidi nella zona
rurale dei Monteroni.
Il progetto ha destato immediatamente
una
condivisibile preoccupazione ed anche una ampia
mobilitazione nei
residenti della zona per una serie di
motivi.
Innanzitutto si tratterebbe di
ampliare l'esistente
centro di compostaggio dei rifiuti di cantiere ed
erbacei, forzatamente insediato nella zona da
qualche anno e che già
male si inserisce nel contesto
agricolo, con un capannone di circa
10.000 mq nel
quale verrebbero conferiti i rifiuti umidi di un bacino
di
circa 100.000 abitanti, ovvero quelli di Cerveteri,
Ladispoli e S.
Marinella.
Secondariamente non convince il modo
con il quale
l'Amministrazione ha cercato di far passare
l'iniziativa
tenendo all'oscuro non solo i cittadini ed i
consiglieri di opposizione,
ma anche numerosi
esponenti della maggioranza stessa, mentre l'azienda
che vuole realizzare il progetto ha già stampato le
brochure
pubblicitarie ed è alla ricerca di consensi
qualificati a sostegno del
progetto.
Dall'ufficializzazione della notizia abbiamo atteso
qualche giorno per
poter valutare, anche
tecnicamente, quella che da subito appariva
l'ennesima dannosa iniziativa in fatto di trattamento
dei rifiuti e le
nostre conclusioni sono state la
semplice conferma di quanto avevamo già
intuito.
D'altra parte è
difficile immaginare che
un'Amministrazione che paga ai prezzi più alti
uno
dei servizi di nettezza urbana più inefficienti del
comprensorio e
che da anni non trova soluzioni
migliori trascinando il contratto con
l'AMA di proroga
in proroga, sia poi in grado di mettere in campo
soluzioni efficaci per realizzare una piattaforma per il
trattamento dei
rifiuti.
Vogliamo dunque esprimere tutta la
nostra
contrarietà al progetto che appare piuttosto un mero
tentativo di
speculazione e vogliamo farlo senza
populismi, al contrario alcuni
nostri colleghi sempre
in cerca di 'tigri da cavalcare' a loro uso e
consumo
politico, il più delle volte senza comprendere il
problema nel
merito.
Il nostro no è motivato, condivide le
preoccupazioni
dei cittadini di Ladispoli ed in particolare quelle dei
residenti dei Monteroni, che ĺ vivono ed hanno le
proprie aziende.
Non ha senso realizzare un centro per
il riciclaggio a
Ladispoli e meno che mai in quella zona perché:
- un centro di compostaggio comprensoriale
dovrebbe essere ubicato in un
Comune che abbia
un luogo idoneo, lontano dalle
abitazioni, dove non
sia prevalente l'attività umana e quella agricola
in
particolare.
Ladispoli, tra i 3 Comuni che
utilizzerebbero il sito,
è quello più urbanizzato, a maggiore densità
abitativa e con il territorio comunale di gran lunga
meno esteso e
dunque il meno adatto ad ospitarlo;
- il trattamento del rifiuto umido
urbano si basa
prevalentemente su processi fermentativi che
producono gas e vapori la cui
dispersione
nell'ambiente dovrebbe essere impedita da un
impianto
moderno e soprattutto mantenuto
efficiente.
Appare difficile credere che questo
intento si possa
realizzare al cento per cento, anche tenuto conto
che la ditta che gestisce l'impianto già esistente,
per il trattamento di
residui verdi e di cantiere, a
detta dei residenti, già oggi non riesce
a contenere
l'inquinamento acustico, olfattivo e delle polveri.
D'altra parte la stessa
Amministrazione, dopo aver
investito oltre 1.000.000 di Euro, in due
successivi
interventi, non è ancora riuscita a contenere le
esalazioni
provenienti dal depuratore comunale,
che in certi giorni rendono
irrespirabile l'aria
circostante;
- la vocazione agricola dell'area dei
Monteroni ed in
particolare il suo riconoscimento a Zona di
Produzione IGP del carciofo
romanesco e di altre
colture tipiche e pregiate, prevede che tutta la
zona
abbia e mantenga determinate caratteristiche
ambientali che
verrebbero certamente a mancare
con l'istallazione di un impianto di
compostaggio,
con la possibile perdita della denominazione IGP;
- l'ipotizzata creazione di posti di
lavoro a seguito
della realizzazione dell'impianto si tradurrebbe
dunque in una illusione:
infatti la perdita di occupazione nel settore agricolo
legata allo
scadimento ambientale sarebbe senza
dubbio prevalente;
- è di questi giorni l'acquisizione al
patrimonio
comunale del Castellaccio dei Monteroni, un
edificio storico ed un simbolo per il
nostro
territorio, nel quale dovranno svilupparsi attività di
elevato livello culturale e turistico, che malissimo si
conciliano con l'eventuale presenza di un impianto
che avrebbe, tra l'altro, anche un
fortissimo impatto
visivo ed un pessimo inserimento urbanistico
nell'ambiente circostante;
- del problema ne risentirebbe
senz'altro anche la
nostra unica Frazione di Marina di S. Nicola, che da
sempre fa della
vivibilità e della tutela dell'ambiente
una sua caratteristica primaria;
- una ricaduta negativa è senza dubbio
prevedibile
anche a carico delle numerosissime aziende
agrituristiche sorte
recentemente nella zona, che
basano anch'esse sulla qualità ambientale
la loro
proposta alimentare e di accoglienza;
- un impianto di compostaggio
comprensoriale
sarebbe causa di un continuo passaggio di mezzi
pesanti carichi di rifiuti per
la maggior parte
provenienti da altri Comuni che provocherebbero
un aumento del traffico ed un sicuro degrado delle
strade;
- è prassi consolidata che la
necessità di creare
nuove discariche o impianti di riciclaggio si traduca
inevitabilmente
nell'ampliamento di siti già esistenti
piuttosto che nella
individuazione di nuovi,
lasciando coś Ladispoli ed i Monteroni esposti
al
rischio di vedere trasformata in futuro un'area di
grande pregio agricolo ed ambientale in un
gigantesco polo per il trattamento dei
rifiuti.
Tutte queste motivazioni e molte altre
- concludono i
consiglieri del PdL - che potremmo approfondire in
un dibattito pubblico, ci
portano a ribadire il nostro
più fermo NO a questo provvedimento.
Ricordiamo ai Consiglieri di
Maggioranza,
all'Amministrazione, ed in particolare al Sindaco, che
in
tempi recenti hanno dato grande risalto
all'importanza del bilancio
partecipato. Crediamo sia
arrivato il momento di far seguire i fatti
alle parole
informando preventivamente i cittadini e,
successivamente,
tenendo in considerazione la loro
opinione.
Come forza politica siamo pronti a
sostenere la
nostra battaglia contro un provvedimento che, come
abbiamo
dimostrato, non trova alcuna giustificazione
ma, al contrario, pụ
arrecare un danno irreversibile
alla nostra economia, al nostro ambiente
e
all'immagine della nostra Città."
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