"Si domanda alle SS.VV. per quale motivo i buoni
mensili erogati per
supportare l'assistenza e
l'integrazione dei disabili del territorio
siano stati
previsti solo per undici mesi all'anno, lasciando ai
disabili e alle loro famiglie un mese scoperto di aiuto
economico e
pertanto l'impossibilità di frequentare il
Centro o di poter usufruire
di un altro servizio e
lasciando sulle spalle di noi genitori tutto il
peso
della situazione.
Ad oggi il mese scoperto è quello di
Agosto:
di tale decisione, peraltro, è giunta ai firmatari della
presente soltanto una comunicazione orale indiretta.
Proprio il mese di Agosto risulta
senza copertura
economica quando avremmo voluto organizzare
vacanze
estive per i nostri figli disabili.
Noi genitori siamo a conoscenza che
esiste una
Delibera Regionale, la n. 501 del 10 aprile 2001, che
disciplina l'organizzazione dei soggiorni estivi per i
soggetti con
disabilità fisica, psichica, sensoriale o
mista.
Certo, l'Assessorato avrebbe dovuto
interessarsi per
tempo, lavorarci con impegno per arrivare al mese di
Agosto con la soluzione già pronta.
Non soltanto non lo ha fatto, ma
l'Assessore non ha
mai voluto ricevere i genitori che andavano da lei
per
esporle i loro problemi e non ha mai nemmeno
risposto alle lettere
private delle famiglie che le
chiedevano aiuto.
Si è limitata ad erogare dei miseri
buoni per soli 11
mesi e poi ci ha lasciato da soli con tutti i problemi
che la realtà di avere un figlio handicappato
comporta.
Quando è diventata Assessore aveva
assicurato alle
famiglie un continuo rapporto personale con la
promessa
di confrontarci di continuo.
Anche questa promessa è stata
disattesa.
Impossibile sfugga alle SS.VV il fatto che un intero
mese senza offrire
nessuna attività rappresenta per i
disabili e le loro famiglie una
condanna de facto
all'isolamento, al far conto soltanto sulle proprie
risorse, con i rischi di deriva regressiva e depressiva
che ne
conseguono, almeno per le situazioni di
maggiore difficoltà.
Forse si ritiene, con buone ragioni,
che la pausa
estiva possa costituire anche per il cittadino
diversamente
abile un'occasione per trascorrere più
tempo con i propri cari, o per
vivere insieme ad essi
forme di diversivo rispetto alla routine
quotidiana.
Questo si rivela peṛ assai duro per
le famiglie, e
sono la quasi totalità delle famiglie che non possono
permettersi viaggi di vacanza, o che si trovino a
dover organizzare
questi tentativi in solitudine e
magari in età già avanzata, o comunque
alle prese
con i problemi degli altri figli.
C'è forse l'intenzione di sostenere questi familiari
con forme di
assistenza domiciliare, che consentano
di organizzare effettivamente
questi tentativi di
organizzazione alternativa del tempo?
O, magari, la non erogazione del buono
di servizio è
stata compensata con l'organizzazione di brevi
soggiorni
al mare o in montagna, come promesso in
più occasioni?
Non ci pare di averne sentito parlare,
nonostante
sappiamo per certo che la Regione ha stanziato per
provvedere
alle vacanze dei nostri figli disabili nel
2007 € 3.400, nel 2008 €
3,400, nel 2009 € 6.800 che
non sono mai stati utilizzati e che non
sappiamo
dove sono andati a finire.
Sappiamo che ormai è tardi per le colonie estive ma
se ci venisse
erogato il buono anche per il mese di
Agosto, potremo offrire delle
attività di svago che
diano ai nostri figli la gioia di stare insieme e
di
divertirsi, ai genitori di poter respirare qualche ora
durante la
giornata e ai genitori che devono lavorare
la possibilità di farlo;
chi
lavora ad Agosto rischia di perdere il posto di
lavoro se deve restare a
casa ad assistere il figlio
disabile.
Comprendiamo le difficoltà economiche, ma
chiediamo di poter partecipare
a un tavolo in cui si
concordi una politica sui tagli alla spesa per i
servizi
sociali e un piano per la loro organizzazione, e non
solo
l'avvio di sforbiciate che, ai nostri occhi poco
esperti, appaiono
iniqui e senza criterio.
Nel complesso, la possibilità di
ricevere servizi di
sostegno all'integrazione e alla socializzazione
all'interno del centro diurno, anche con orari ridotti, o
con pacchetti
di attività a rotazione, incoraggiando la
partecipazione di più utenti,
ci sembrerebbe la
formula globalmente più saggia ed economica, posto
che
una prospettiva economica vera è quella che
previene l'inasprimento del
dissesto psichico, nel
nostro caso, e non la ricerca di rimedi a
posteriori.
Confidando in misure di pronta risposta
I genitori dei ragazzi
che necessitano essere aiutati
anche ad Agosto." |