Il Sindaco volutamente ha dimenticato che la
mancata convocazione di un
Consiglio Comunale ad
hoc richiesto dalla Minoranza, rifiutato
con
motivazioni prive di qualsiasi fondamento giuridico
è una sua
precisa responsabilità, che ha dato origine
alla vicenda.
Vorrei porre in evidenza che ad oggi né
il Sindaco,
né altri Amministratori e impiegati comunali a cui ho
rivolto numerose richieste di documenti e richieste
di accesso alla
documentazione si sono adoperati
per rispondere in maniera completa ed
esaustiva,
procrastinando o omettendo e il fornire risposte ai
miei
quesiti, e il negare accessi ai documenti.
Il sottoscritto ha provveduto a
notificare a tutti i
Consiglieri e al Collegio dei Revisori tutta la
documentazione da lui reperita che dà fondamento e
veridicità alle mie
specifiche denunce.
Ho cosi dato l'opportunità a tutti coloro che fossero
interessati, come
lo è il sottoscritto, di ripristinare e
restituire, nell'azione pubblica, un'immagine di
imparzialità, di parità di trattamento tra i
soggetti, di
trasparenza, di uniformità di valutazione, di legalità e
di
legittimità, di attivarsi affinché questo fine
obbligatoriamente e doverosamente comune, al di
sopra di ogni schieramento politico
predeterminato,
possa essere non solo perseguito, ma raggiunto.
Riguardo il mio intervento di ieri posso
dire che nei
giorni passati erano state fornite a tutti i partecipanti
le notizie idonee per una adeguata ed immediata
replica.
Replica che doveva essere formulata in
primis
dall'Assessore al Bilancio Ing. Liberato Cavini, il
quale ha avuto solo la forza di proferire
"di sentirsi
delegittimato" schiacciato dal peso della verità
contenuta nella mia dichiarazione di voto.
Il sottoscritto e tutta la Minoranza si
sono sempre
dichiarati disponibili ad un confronto consiliare
basato sul
presupposto di una propedeutica ed
essenziale presa di responsabilità
per la soluzione
dei problemi, ma non posso e non possiamo
accettare un
confronto basato su pregiudizievoli che
antepongono l'esigenza di
coprire responsabilità
che debbono per legge appartenere alla paternità
di
coloro che le hanno causate, e per le quali né la
Giustizia, né l'Amministrazione Pubblica, superando
gli schieramenti politici, debbono
avere
atteggiamenti di buonismo e di clemenza.
Il Sindaco artatamente cerca di far scadere tutto in
un mero scontro di
ideologie politiche tentando di
porre in sottordine il ripristino dei
principi generali
della Pubblica Amministrazione a cui le azioni
istituzionali proprie della mia carica e il ricorso alla
Magistratura
sono unicamente finalizzate.
Purtroppo per il Sindaco e gli altri Consiglieri, la
popolazione del
Comune di Bracciano ha capito, si è
resa conto e non è più disposta a
tollerare. |