Dopo la raccolta di firme effettuata
all'ingresso
dell'Ospedale, un corteo formato da una cinquantina
di
persone ha percorso la centrale Via Principe di
Napoli scortato dalle
Forze dell'Ordine e si è portato
in Piazza IV Novembre sotto il
Municipio.
"Nessuna risposta concreta è giunta
dalle autorità
competenti" hanno ribadito
alcuni consiglieri di
minoranza
presenti alla manifestazione perché
"dopo
aver
occupato il pomeriggio
del 9 gennaio la sala
consiliare ed esposto durante il Consiglio
Comunale
"aperto" del 15 gennaio tutte le problematiche che
sta
attraversando il nosocomio, anche in seguito alla
riunione con la
Commissione Sanità che si è svolta
in Regione il 24 febbraio, l'Ospedale
a tutt'oggi soffre
di notevoli carenze che vanno
al più presto affrontare
e risolte".
Il Comitato ha chiesto che "venga
riaperto con
urgenza il Reparto Ostetricia"
chiuso già dal 10
dicembre "con l'attivazione di cinque
posti letto
pediatrici per osservazione
breve.
Il potenziamento del personale del
Reparto di
Ortopedia che gode della fama di eccellenza e corre il
rischio di chiusura come il Reparto di Ostetricia-
Ginecologia, visto che
attualmente ci sono solo
cinque medici ortopedici che prestano servizio
nelle
ore diurne e per garantire una turnazione h 24 ne
servono almeno
otto.
Un pronto soccorso di primo livello
per
la
stabilizzazione dei malati, fornito di Unità Coronarica
e stanze
separate per l'accettazione pediatrica.
Lo scorporo del Padre Pio dal San Paolo
di
Civitavecchia, come è stato proposto durante la
riunione in
Commissione Sanità, e l'accorpamento
all'Ospedale Sant'Andrea, a noi più
vicino ed
accessibile con mezzi
anche pubblici".
Altri interventi chiesti a gran voce dal
Comitato per la
Difesa della Salute sono "l'abbattimento delle liste
d'attesa, che si potrebbe ottenere con la
razionalizzazione del
personale in vista ad una
attività ambulatoriale ad orario
prolungato"
e
l'attuazione di "concorsi pubblici per la
copertura dei
posti da dirigente" perché "sia il Direttore Sanitario
facente funzioni, sia i
Primari di alcuni reparti sono
stati assunti per incarico diretto".
Alla manifestazione hanno aderito anche
alcuni
operatori sanitari, oltre ai rappresentanti del
Sindacato
Aziendale CIMOo ASMD e la Federazione
Italiana Lavoratori Autonomi della
Sanità (FIALS).
Il consigliere e membro della Commissione
sanità in
Regione, Tommaso Luzzi, si è unito ai manifestanti
ed ha
elogiato il personale sanitario in servizio
perché "se quei pochi reparti ancora attivi stanno
funzionando lo si deve ai turni massacranti
che
stanno facendo".
Il Consigliere Regionale ha anche
annunciato che
chiederà un incontro con il Prefetto per sottoporgli
la
situazione di degrado in cui versa il nosocomio ed
ha accusato la Giunta Regionale di avere fino ad ora
elargito solo promesse.
La giornata gelida e lavorativa non ha
giocato a
favore della partecipazione "corale", ma, come ha
sottolineato un partecipante alla manifestazione,
"le
piccole febbri possono generare
grandi influenze ed
epidemie fra quanti
non si curano della salute altrui".
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