"Caro Paolo,
ho potuto constatare come l'ennessimo scempio si
stia compiendo ai
danni del nostro ambiente e del
nostro paesaggo in nome delle cosiddette
'energie
rinnovabili'.
Dopo i progetti faraonici dell'eolico industriale, ora si
stanno
diffondendo le centrali fotovoltaiche a terra,
soprattutto in Maremma.
Ce ne sono diverse in costruzione fra
Vulci e
Montalto (una affianco ad una centrale elettrica e
quindi ottima,
ma un'altra isolata in contesto rurale e
quindi altamente impattante),
mentre una - la più
devastante - è in realizzazione sulla strada fra
Arlena
di Castro e Tuscania in un paesaggio collinare
'etrusco' di integra e rara bellezza, che ti consiglio di
andare ad ammirare coi tuoi
stessi occhi (finché ci
permetteranno di ammirarlo).
È assurdo come ancora si possa credere che ogni
tipo di energia possa
essere pulita se consuma
territorio, visto che è proprio il consumo di
territorio
(con tutto cị che ne consegue) la prima causa
dell'emissioni
di CO2, ed eventualmente dei
cambiamenti climatici,
nonché dei dissesti
idrogeologici.
Invece di installare i moduli
fotovoltaici sui tanti,
troppi capannoni industriali che sono stati
spalmati
su tutto il territorio nazionale, si va ancora ad
utilizzare la
terra viva e fertile che ci dà (o ci
dovrebbe) dare da mangiare, proprio
in quelle zone
ancora miracolosamenre rurali che viceversa
dovrebbero
essere tutelate con eccezionale
attenzione!
Ancora si consuma il nostro paesaggio,
coś dal
privarci di ogni residuo di indentità culturale e
storica,
rendendo le nostre campagne anonime al
fine di rendere noi stessi
anonimi, privi di riferimenti
sociali e culturali e perfetti consumatori
di merci, di
rapporti umani e di territorio.
Il problema del fotovoltaico a terra -
al contrario
dell'eolico - è che i cantieri durano poco, i permessi
arrivano subito, e gli scempi si vedono solo se si va
sul posto.
Quindi - com'è accaduto in altre zone
d'Italia - ora
anche nella Tuscia ci sarà la corsa dei contadini a
vendere (o ad affittare) la terra alle aziende
energetiche per farci
montare i pannelli, dando il via
ad una speculazione senza precedenti,
sicché tra un
po' la nostra campagna sarà tappezzata dalle infinite
macchie blu scuro del silicio.
Mi immagino cosa sta per accadere
nell'Agro Falisco,
con l'agricoltura in grave crisi.
E l'ambiente cosa ci avrà guadagnato?
Ma i nostri Amministratori cosa fanno?
Si sono completamente rincretiniti?
E poi se davvero stanno per realizzare le centrali
eoliche,
praticamente il paesaggio della Tuscia
scomparirebbe dalla faccia della
terra, mentre - con i
danni irreparabili e permanenti fatti al
territorio, si
potrebbe parlare tranquillamente di disastro
ambientale.
E mi preme sottolineare che tutti gli scempi e i
progetti di scempi
in ballo (fra cui anche l'aeroporto)
si stanno verificando sotto
l'attuale Amministrazione
Provinciale, con le sue demenziali manie di
grandezza e la sua palese incapacità di gestire un
territorio
straordinario, naturalmente vocato al
turismo, all'agricoltura,
all'artigianato e all'industria
di qualità.
Siamo di fronte ad un'Amministrazione fra le peggiori
della storia
della Provincia di Viterbo, che sarà
ricordata per aver deturpato il
paesaggio della
Tuscia, fino a pochi anni fà tra i più belli d'Italia,
ed
arrecato danni incalcolabili al delicato ambiente di
questo
territorio.
Eolico, fotovoltaico a terra, abusivismo e
speculazione edilizi
dappertutto, nuove cave, nuovi
insediamenti produttivi (con la lunga
sequela di
capannoni vuoti), aeroporto low cost e altre
'amenità':
tutto cị sta aggredendo la Tuscia, che rischia di
essere devastata come
mai era accaduto in passato,
e questa Amministrazione Provinciale non
soltanto
non fa nulla per reprimere queste aggressioni, ma
spesso ne è
connivente ed anzi promotrice!
Auspico davvero che questi Signori se ne vadano a
casa quanto prima e
che la Tuscia possa essere
finalmente governata da persone qualificate e
preparate, che costruiscano intorno a questo
territorio un serio
progetto di tutela-valorizzazione-
promozione, prima che non ci sia più
niente da
tutelare, valorizzare e promuovere."
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