Aprilia, Roma

luned́ 30 novembre 2009

   

 

                                   

 

                                   

 

 

 

Nuovi scempi per la Tuscia:

dall'eolico industriale

al fotovoltaico a terra -

Lettera aperta a

Paolo d'Arpini

 

                                   

 

                                   

 

 

 

di Luca Bellincioni

   

 

                                   

 

                                   

 

                                   

 

                                   

 

 

Dopo l'eolico pesante il fotovoltaico a tappeto: buio pesto per la

Tuscia?! 

(Grafica della Redazione)

   

 

                                   

 

                                   

 

                                   

 

 

Vi segnalo un mio nuovo articolo da

pubblicare.

 

La situazione è ormai drammatica per il

territorio della Tuscia e nessuno

sembra accorgersene.

 

 

Ho inoltrato la mia lettera ad altri

giornali locali ma nessuno - pare - ha il

coraggio di pubblicare questi

contenuti.

 

Spero che voi sappiate mostrare ben

altra sensibilità, come sempre.

   

 

                                   

 

                             

 

                                   

 

                         

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"Caro Paolo,

 

 

ho potuto constatare come l'ennessimo scempio si

stia compiendo ai danni del nostro ambiente e del

nostro paesaggo in nome delle cosiddette 'energie

rinnovabili'.

 

Dopo i progetti faraonici dell'eolico industriale, ora si

stanno diffondendo le centrali fotovoltaiche a terra,

soprattutto in Maremma.

 

 

Ce ne sono diverse in costruzione fra Vulci e

Montalto (una affianco ad una centrale elettrica e

quindi ottima, ma un'altra isolata in contesto rurale e

quindi altamente impattante), mentre una - la più

devastante - è in realizzazione sulla strada fra Arlena

di Castro e Tuscania in un paesaggio collinare

'etrusco' di integra e rara bellezza, che ti consiglio di

andare ad ammirare coi tuoi stessi occhi (finché ci

permetteranno di ammirarlo).

 

È assurdo come ancora si possa credere che ogni

tipo di energia possa essere pulita se consuma

territorio, visto che è proprio il consumo di territorio

(con tutto cị che ne consegue) la prima causa

dell'emissioni di CO2, ed eventualmente dei

cambiamenti climatici, nonché dei dissesti

idrogeologici.

 

 

Invece di installare i moduli fotovoltaici sui tanti,

troppi capannoni industriali che sono stati spalmati

su tutto il territorio nazionale, si va ancora ad

utilizzare la terra viva e fertile che ci dà (o ci

dovrebbe) dare da mangiare, proprio in quelle zone

ancora miracolosamenre rurali che viceversa

dovrebbero essere tutelate con eccezionale

attenzione!

 

Ancora si consuma il nostro paesaggio, coś dal

privarci di ogni residuo di indentità culturale e

storica, rendendo le nostre campagne anonime al

fine di rendere noi stessi anonimi, privi di riferimenti

sociali e culturali e perfetti consumatori di merci, di

rapporti umani e di territorio.

 

 

Il problema del fotovoltaico a terra - al contrario

dell'eolico - è che i cantieri durano poco, i permessi

arrivano subito, e gli scempi si vedono solo se si va

sul posto.

 

Quindi - com'è accaduto in altre zone d'Italia - ora

anche nella Tuscia ci sarà la corsa dei contadini a

vendere (o ad affittare) la terra alle aziende

energetiche per farci montare i pannelli, dando il via

ad una speculazione senza precedenti, sicché tra un

po' la nostra campagna sarà tappezzata dalle infinite

macchie blu scuro del silicio.

 

 

Mi immagino cosa sta per accadere nell'Agro Falisco,

con l'agricoltura in grave crisi.

 

E l'ambiente cosa ci avrà guadagnato?

 

 

Ma i nostri Amministratori cosa fanno?

 

Si sono completamente rincretiniti?

 

 

E poi se davvero stanno per realizzare le centrali

eoliche, praticamente il paesaggio della Tuscia

scomparirebbe dalla faccia della terra, mentre - con i

danni irreparabili e permanenti fatti al territorio, si

potrebbe parlare tranquillamente di disastro

ambientale.

 

E mi preme sottolineare che tutti gli scempi e i

progetti di scempi in ballo (fra cui anche l'aeroporto)

si stanno verificando sotto l'attuale Amministrazione

Provinciale, con le sue demenziali manie di

grandezza e la sua palese incapacità di gestire un

territorio straordinario, naturalmente vocato al

turismo, all'agricoltura, all'artigianato e all'industria

di qualità.

 

 

Siamo di fronte ad un'Amministrazione fra le peggiori

della storia della Provincia di Viterbo, che sarà

ricordata per aver deturpato il paesaggio della

Tuscia, fino a pochi anni fà tra i più belli d'Italia, ed

arrecato danni incalcolabili al delicato ambiente di

questo territorio.

 

Eolico, fotovoltaico a terra, abusivismo e

speculazione edilizi dappertutto, nuove cave, nuovi

insediamenti produttivi (con la lunga sequela di

capannoni vuoti), aeroporto low cost e altre

'amenità':

tutto cị sta aggredendo la Tuscia, che rischia di

essere devastata come mai era accaduto in passato,

e questa Amministrazione Provinciale non soltanto

non fa nulla per reprimere queste aggressioni, ma

spesso ne è connivente ed anzi promotrice!

 

 

Auspico davvero che questi Signori se ne vadano a

casa quanto prima e che la Tuscia possa essere

finalmente governata da persone qualificate e

preparate, che costruiscano intorno a questo

territorio un serio progetto di tutela-valorizzazione-

promozione, prima che non ci sia più niente da

tutelare, valorizzare e promuovere."