Viene nuovamente da chiedersi:
Perché allora, pur
riconoscendo apertamente di non
avere la capacità per soddisfare la
domanda
mondiale di questa medicina, continua la Roche a
rifiutarsi di
permettere che aziende specializzate nel
"generico" producano il farmaco?
Risposta:
Semplicemente perché i guadagni per Roche
promettono di risultare astronomici!
E non c'è da meravigliarsi.
Questa azienda ha una storia nera in
materia di
responsabilità sociale.
Fin dagli Anni Sessanta è stata coinvolta
in scandali
di superfatturazione, manipolazione dei prezzi e
concorrenza
sleale.
Sette anni fa gli Stati Uniti e l'Unione
Europea gli
imposero una multa di 500 milioni di dollari.
Più recentemente ha bloccato gli sforzi
del Sudafrica
per produrre una versione a basso costo dei suoi
farmaci
anti-HIV, minacciando di far causa a quel
Governo se avesse
invaso la sua licenza.
Ma c'è di più!
È la nordamericana Gilead Sciences ad
avere il
brevetto del Tamiflù, il cui principale azionista è
niente di meno che il Donald Rumsfeld, già
Segretario della Difesa di
George Bush, ma sì,
l'artefice della guerra contro l'Irak - un
personaggio a
dir poco sinistro.
Già:
gli azionisti delle case
farmaceutiche Roche e
Relenza non possono far altro che fregarsi le
mani,
superfelici per le loro vendite nuovamente milionarie
del dubbio
Tamiflù!
La vera pandemia è il lucro, gli enormi guadagni
disonesti di
questi mercenari della salute!
Perché dubbio?
Il Tamiflù - farmaco che "dicono" curi l'influenza -
non ha ricevuto
l'approvazione del miglior
laboratorio di indagini dell'EU,
semplicemente
perché ha effetti collaterali e provoca seri disturbi,
specialmente nei bambini, come convulsioni, delirio,
allucinazioni,
problemi neuropsichiatrici e addirittura
infezioni cerebrali.
In Giappone provocò la morte di 14 bambini e per
questo fu proibito!
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