Bracciano, Roma

martedì 3 novembre 2009

   

 

                                   

 

                                   

 

 

 

Bracciano -

Dieci avvisi di garanzia

consegnati in Comune:

parla il Consigliere

Tondinelli

 

                                   

 

                                   

 

 

 

di Iris Novello

   

 

                                   

 

                                   

 

                                   

 

                                   

 

 

Il Palazzo Comunale del Comune di Bracciano, per la gente il

cosiddetto "Palazzetto"

(Foto © Iris Novello)

   

 

                                   

 

                                   

 

                                   

 

 

La notizia riguardante i dei dieci avvisi

di garanzia consegnati ad

Amministratori e Dipendenti Comunali

battuta da varie Agenzie Stampa il

27 ottobre, non ha provocato più di

tanto scalpore tra gli abitanti di

Bracciano, perché già da un mese e

mezzo circolavano voci e dubbi in

paese in merito alla faccenda.

   

 

                                   

 

                             

 

                                   

 

                         

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A destare i sospetti che qualcosa di poco chiaro

stava succedendo all'interno del Palazzetto

Comunale non è stato solo il sequestro di documenti

effettuato dai Carabinieri la seconda settimana di

settembre, ma soprattutto il contenuto delle denunce

presentate da un Consigliere Comunale alla Procura

della Repubblica, alla Procura Generale della Corte

dei Conti, al Prefetto di Roma e alla Regione Lazio.

 

L'informativa di tali denunce è sempre stata

notificata ai componenti del Consiglio Comunale, al

Segretario Generale e ai Capi Area interessati, ma

nessuno dei destinatari, almeno in apparenza, ha

dato importanza al contenuto.

 

 

A differenza di poche settimane fa, quando al

Sindaco era stato chiesto esplicitamente in

Consiglio Comunale se gli era stato notificato l'avvio

di indagini da parte della Procura della Repubblica e

aveva apertamente negato la consegna degli avvisi

di garanzia, oggi Giuliano Sala si stupisce del ritardo

con cui è stata diramata la notizia sui giornali e

risponde con l'auspicio che "la giustizia faccia piena

luce sulla questione".

 

Il nocciolo dell'argomento riguarda una pratica

urbanistica tenuta in sospeso, la 76 del 2005, che

contempla la richiesta per la concessione di

costruire in un'area privata di circa 18.000 metri

quadri e per la normativa urbanistica vigente sarebbe

stato necessario effettuare un piano di lottizzazione

che prevedeva la cessione di alcuni tratti di strada al

Comune.

 

 

"Ad arte e volutamente il Sindaco non riferisce che in

seguito a pressioni esercitate illegittimamente da lui

e dal Direttore Generale sul responsabile dello

Sportello Unico - fa sapere Armando Tondinelli, il

Consigliere che da nove mesi denuncia tutti gli

illeciti comportamenti che a suo avviso sono stati

compiuti all'interno del Comune - hanno impedito

che la pratica, per la quale era stato rilasciato in data

12 febbraio 2009 il nulla osta al rilascio del permesso

di costruire e iniziata la così detta procedura

concordata ex Art. 11 Legge 241/90 in data 17 marzo

2009, senza spiegazioni restasse bloccata, causando

danni gravissimi ai Cittadini e non sanando

situazioni illegittime in relazione a delle lottizzazioni

autorizzate illegittimamente dalla precedente

gestione Sala."

 

"In sostituzione all'Art. 11 Legge 241/90 - accusa

Tondinelli - il Sindaco e la Maggioranza, con il

concorso di diversi indagati, hanno provveduto ad

approvare la Variante del Piano Regolatore che

avrebbe dovuto avere la funzione di strumento

economico di sviluppo, ma che di fatto è una

sanatoria per gli illeciti commessi nell'attuale e nel

precedente mandato amministrativo.

 

Tali illeciti reiterati contro gli interessi pubblici sono

stati denunciati dal sottoscritto in decine di

comunicazioni, supportato da tutta la

documentazione comprovante i misfatti, già a partire

dal gennaio 2009."

 

 

Alla dichiarazione del Sindaco rilasciata subito dopo

la pubblicazione della notizia riguardante la

consegna degli avvisi di garanzia, nella quale

specifica che "le informazioni di garanzia

costituiscono, come noto, un atto dovuto,

propedeutico al sequestro effettuato dalla Procura

della Repubblica di Civitavecchia di alcuni fascicoli

relativi a concessioni edilizie, al fine di poterli

esaminare e riscontrare la veridicità o meno dei fatti

denunciati", il Consigliere risponde che "poteva

trattarsi di atto dovuto propedeutico ai sequestri se

ci fosse stato un solo avviso di garanzia, come è

avvenuto nei procedimenti di rinvio a giudizio, ma

non può trattarsi di un semplice atto dovuto la

notifica di dieci avvisi di garanzia ai Vertici Politici e

Amministrativi di un Comune".

 

"La preoccupazione che spinge il Sindaco a diramare

un Comunicato Stampa - continua il Consigliere - è

dettata dalla consapevolezza che gli avvisi di

garanzia, i sequestri, il rinvio a giudizio per un Capo

Area in merito alla stessa pratica e per reati punibili

dagli Art. 323, 328, 81, 612 (violenza privata) e le

indagini per reati più gravi quali la concussione, che

si riferiscono ad una sola pratica, sono solo la punta

di un iceberg."

 

 

"Intanto è stato operato un altro sequestro relativo

ad una pratica di condono edilizio per illeciti

commessi, già tutti denunciati sin dal 2007 -

conclude Tondinelli che inoltre annuncia che a

giorni presenterà "un esposto per un ennesimo caso

di mala gestione che riguarda il rilascio della

Concessione 'Prato Giardino' per la costruzione di 70

appartamenti.

 

Allo stato degli atti la Concessione presenta

molteplici irregolarità che i responsabili definiscono

refusi, ma che invece vanno al di là di ogni regola di

legittimità".