Trevignano Romano, Roma

sabato 24 ottobre 2009

   

 

                                   

 

                                   

 

 

 

Territorio -

Acqua all'arsenico,

cresce la preoccupazione:

le mamme chiedono

garanzie, i Comuni

annunciano nuovi rimedi

 

                                   

 

                                   

 

 

 

di Franco Scalise

   

 

                                   

 

                                   

 

                                   

 

                                   

 

 

Altro che "caciara mediatica"...

Nella solita stanza dei bottoni evidentemente tutti sapevano, eppure

tutti tacevano!

(Foto di repertorio, grafica della Redazione)

   

 

                                   

 

                                   

 

                                   

 

 

Stop alle deroghe regionali, dal 2010

sarà l'Europa a dare l'OK!

 

L'esperienza di Dalia Mordhakai,

insegnante in pensione, apre nuovi

scenari:

arsenico nel suo organismo.

   

 

                                   

 

                             

 

                                   

 

                         

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Nessuno pensava, un anno fa, che dal nostro

servizio sulla qualità dell'acqua potesse esplodere

un caso che sta interessando migliaia di persone, a

dispetto di quanti sostenevano che la nostra era solo

"caciara mediatica".

 

Ecco, il piatto adesso è servito:

allarme generale e mesta accettazione, di chi

sosteneva il contrario, che l'acqua che sgorga dalle

sorgenti dei Monti Sabatini è avvelenata da Arsenico,

Fluoro e Vanadio.

 

 

Era il 30 ottobre del 2008 e allora scoperchiavamo

una pentola che nessuno è più riuscito a coprire,

nonostante ci siano stati diversi tentativi di sminuire

il problema.

 

Tutti sapevano, cioè chi è nella stanza dei bottoni, e

tutti tacevano, la ASL per prima che, nonostante la

legge lo imponga, non ha mai diramato i dati sulla

qualità delle acque ed ha cominciato solo

quest'anno indicando ai Comuni del Lago cautela

nel consumo ed il divieto nei soggetti di età inferiore

ai 14 anni.

 

Quindi non eravamo noi i visionari, ma qualcun altro

che invece teneva nel cassetto ciò che doveva

essere pubblico, nella desolante convinzione che

"occhio non vede, cuore non duole".

 

 

È un po' la storia del livello del lago che, sempre

nell'estate 2008, calava a vista d'occhio e nessuno

diceva niente (per nessuno intendiamo sempre gli

inquilini dei piani alti).

 

Poi, guarda un po' arriva "Tre" e dice:

c'è qualcosa che non va!

 

 

E da allora tutti a correre ai ripari, moratoria al

prelievo dell'ACEA, con addirittura il Presidente della

Provincia Zingaretti a riunire un tavolo coi Sindaci

per indicare nuove strade da percorrere.

 

Ancora noi i visionari o i soliti furbetti che invece

tutelavano gli interessi dell'ACEA-Ato2?

 

Ma questa è un'altra storia.

 

 

Ora l'attenzione è puntata sulle novità che

riguardano l'acqua avvelenata da inquinanti chimici

micidiali, delle vere e proprie bombe ad orologeria,

che col tempo possono portare a malattie incurabili

come il cancro all'intestino o il cancro al seno.

 

È di questi giorni la notizia [apparsa sul

"Il Messaggero", Nota della Redazione] di

un'insegnante in pensione, Dalia Mordhakai, che ha

voluto sottoporsi all'esame dei capelli e delle urine,

scoprendo così di avere una quantità di arsenico

nell'organismo piuttosto preoccupante:

0,23 su uno 0,060 che risulta dalla tabella di

riferimento.

 

 

Questi sono dati, non certo fantasie dei giornalisti.

 

D'altro canto, nel già citato numero 20 di "Tre" del 30

ottobre 2008, facevamo riferimento agli studi del

Dottor Triveri, medico condotto di Anguillara che alla

fine degli anni ‘40, pubblicò uno studio sugli effetti

del Fluoro in relazione a decine di morti sospette

avvenute negli anni precedenti nel Comune, e

riscontrò, visionando le ossa conservate nell'ossario

del cimitero, come placche dell'elemento chimico,

fossero presenti sui tessuti umani.

 

 

Ma torniamo ai nostri giorni.

 

Mentre le mamme dei bambini delle scuole

pubbliche trevignanesi chiedono a gran voce che

nelle mense scolastiche si faccia uso di acqua

imbottigliata e di qualità, anche per ottemperare a

quanto pubblicato dal manifesto plurifirmato da

Comune, ASL ed ACEA, dove si sconsiglia il

consumo ai soggetti di età inferiore ai 14 anni

[giusto quella di chi va a scuola da queste parti, Nota

della Redazione].

 

 

Bracciano annuncia la realizzazione di un nuovo

pozzo, in Località Cannone, la cui qualità delle

acque è senza dubbio migliore delle altre, che

contribuirà all'abbassamento dei parametri per

l'acquedotto della Lega, attraverso la pratica della

miscelazione.

 

Si attende solo l'allaccio alla rete elettrica.

 

 

A Trevignano invece si annuncia uno stanziamento

da parte di ACEA-Ato2, gestore dell'acquedotto

comunale, di 990.000 euro, per la realizzazione di un

impianto di depurazione che dovrebbe riportare i

livelli di Arsenico e Fluoro nei limiti di legge.

 

Il condizionale è d'obbligo perchè nessuna nota

ufficiale è a conoscenza della popolazione, nè sono

visibili cantieri nelle località adiacenti i pozzi o i

serbatoi comunali.

 

Se qualcuno decidesse di darne comunicazione

saremmo ben lieti di ospitare la notizia.

 

 

Ad Anguillara invece, dalla scorsa primavera, su

indicazione della ASL, ordinanze di non potabilità

per eccesso di Arsenico e Fluoruri, con le già citate

prescrizioni per i più piccoli, nelle zone di Ponton

dell'Elce e Colle Sabazio.

 

 

Ultima notizia, giusto di questi giorni, fine delle

Deroghe Regionali sulla qualità delle acque:

dal 2010 verranno concesse dall'Unione Europea

che, secondo quanto stabilito dalla propria direttiva

del 1998, fatta legge in Italia nel 2001, i limiti

potranno essere superati a fronte di un impegno a

risolvere il problema che non può essere solo

verbale e campato in aria, come è stato fino ad oggi.

 

 

Tradotto significa:

rimboccarsi le maniche e risolvere concretamente la

questione senza rifugiarsi nelle braccia dei Politici

Regionali che hanno distribuito deroghe a piene

mani dal 2003 ad oggi senza che nessuno dei

Comuni, non solo del Lago, ma dell'intera Regione,

facesse almeno un piccolo passo.

 

Ora le cose cambiano e la gente attende segnali

concreti e non le solite chiacchiere!