Nessuno pensava, un anno fa, che dal nostro
servizio sulla qualità
dell'acqua potesse esplodere
un caso che sta interessando migliaia di
persone, a
dispetto di quanti sostenevano che la nostra era solo
"caciara mediatica".
Ecco, il piatto adesso è servito:
allarme generale e mesta accettazione,
di chi
sosteneva il contrario, che l'acqua che sgorga dalle
sorgenti dei
Monti Sabatini è avvelenata da Arsenico,
Fluoro e Vanadio.
Era il 30 ottobre del 2008 e allora
scoperchiavamo
una pentola che nessuno è più riuscito a coprire,
nonostante ci siano stati diversi tentativi di sminuire
il problema.
Tutti sapevano, cioè chi è nella stanza
dei bottoni, e
tutti tacevano, la ASL per prima che, nonostante la
legge
lo imponga, non ha mai diramato i dati sulla
qualità delle acque ed ha
cominciato solo
quest'anno indicando ai Comuni del Lago cautela
nel
consumo ed il divieto nei soggetti di età inferiore
ai 14 anni.
Quindi non eravamo noi i visionari, ma
qualcun altro
che invece teneva nel cassetto ciò che doveva
essere pubblico, nella desolante convinzione che
"occhio non vede, cuore non
duole".
È un po' la storia del livello del lago
che, sempre
nell'estate 2008, calava a vista d'occhio e nessuno
diceva
niente (per nessuno intendiamo sempre gli
inquilini dei piani alti).
Poi, guarda un po' arriva "Tre" e dice:
c'è
qualcosa che non va!
E da allora tutti a correre ai ripari,
moratoria al
prelievo dell'ACEA, con addirittura il Presidente della
Provincia Zingaretti a riunire un tavolo coi Sindaci
per indicare nuove
strade da percorrere.
Ancora noi i visionari o i soliti
furbetti che invece
tutelavano gli interessi dell'ACEA-Ato2?
Ma questa è un'altra storia.
Ora l'attenzione è puntata sulle novità che
riguardano l'acqua
avvelenata da inquinanti chimici
micidiali, delle vere e proprie bombe
ad orologeria,
che col tempo possono portare a malattie incurabili
come
il cancro all'intestino o il cancro al seno.
È di questi giorni la notizia
[apparsa
sul
"Il
Messaggero", Nota della Redazione] di
un'insegnante in pensione,
Dalia Mordhakai, che ha
voluto sottoporsi all'esame dei capelli e delle
urine,
scoprendo così di avere una quantità di arsenico
nell'organismo
piuttosto preoccupante:
0,23 su uno 0,060 che risulta dalla tabella di
riferimento.
Questi sono dati, non certo fantasie dei
giornalisti.
D'altro canto, nel già citato numero 20
di "Tre" del 30
ottobre 2008, facevamo riferimento agli studi del
Dottor
Triveri, medico condotto di Anguillara che alla
fine degli anni ‘40,
pubblicò uno studio sugli effetti
del Fluoro in relazione a decine di
morti sospette
avvenute negli anni precedenti nel Comune, e
riscontrò,
visionando le ossa conservate nell'ossario
del cimitero, come placche
dell'elemento chimico,
fossero presenti sui tessuti umani.
Ma torniamo ai nostri giorni.
Mentre le mamme dei bambini delle scuole
pubbliche trevignanesi chiedono a gran voce che
nelle mense scolastiche
si faccia uso di acqua
imbottigliata e di qualità, anche per ottemperare
a
quanto pubblicato dal manifesto plurifirmato da
Comune, ASL ed ACEA,
dove si sconsiglia il
consumo ai soggetti di età inferiore ai 14 anni
[giusto
quella di chi va a scuola da queste parti, Nota
della Redazione].
Bracciano annuncia la realizzazione di un
nuovo
pozzo, in Località Cannone, la cui qualità delle
acque è senza
dubbio migliore delle altre, che
contribuirà all'abbassamento dei
parametri per
l'acquedotto della Lega, attraverso la pratica della
miscelazione.
Si attende solo l'allaccio alla rete
elettrica.
A Trevignano invece si annuncia uno
stanziamento
da parte di ACEA-Ato2, gestore dell'acquedotto
comunale, di
990.000 euro, per la realizzazione di un
impianto di depurazione che
dovrebbe riportare i
livelli di Arsenico e Fluoro nei limiti di legge.
Il condizionale è d'obbligo perchè
nessuna nota
ufficiale è a conoscenza della popolazione, nè sono
visibili cantieri nelle località adiacenti i pozzi o i
serbatoi comunali.
Se qualcuno decidesse di darne
comunicazione
saremmo ben lieti di ospitare la notizia.
Ad Anguillara invece, dalla scorsa
primavera, su
indicazione della ASL, ordinanze di non potabilità
per
eccesso di Arsenico e Fluoruri, con le già citate
prescrizioni per i più
piccoli, nelle zone di Ponton
dell'Elce e Colle Sabazio.
Ultima notizia, giusto di questi giorni,
fine delle
Deroghe Regionali sulla qualità delle acque:
dal 2010
verranno concesse dall'Unione Europea
che, secondo quanto stabilito
dalla propria direttiva
del 1998, fatta legge in Italia nel 2001, i
limiti
potranno essere superati a fronte di un impegno a
risolvere il
problema che non può essere solo
verbale e campato in aria, come è stato
fino ad oggi.
Tradotto significa:
rimboccarsi le
maniche e risolvere concretamente la
questione senza rifugiarsi nelle
braccia dei Politici
Regionali che hanno distribuito deroghe a piene
mani dal 2003 ad oggi senza che nessuno dei
Comuni, non solo del Lago,
ma dell'intera Regione,
facesse almeno un piccolo passo.
Ora le cose cambiano e la gente attende
segnali
concreti e non le solite chiacchiere!
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