C.P.S. - Coordinamento Precari Scuola
In questi giorni abbiamo tutti davanti
agli occhi gli
effetti devastanti del piano di tagli, messo in atto dal
Ministro Gelmini:
57.000 posti in meno soltanto per l'anno 2009-10, che
arriveranno a più di 150.000 entro i prossimi due
anni.
Come vengono realizzati principalmente
questi tagli?
-
Introduzione del Maestro Unico ed eliminazione
delle compresenze e del
modulo.
- Aumento del numero degli alunni per
classe, che
spesso giungono ad essere più di 30.
- Obbligo del completamento a 18 ore di
lezione e
conseguente eliminazione delle ore a disposizione:
l'assegnazione delle
classi non viene più fatta in
base a criteri di coerenza disciplinare,
ma con
l'unico obiettivo di riempire il monte ore settimanale
del docente.
- Aumento dell'orario di lavoro per il
personale
docente (straordinari imposti, con cattedre che a
volte giungono a 24 ore, spesso
accettate per
incrementare uno stipendio tra i più bassi
d'Europa!)
- Riduzione dell'orario di alcune
materie (per
esempio, un'ora in meno di Italiano alle medie,
trasformata in una non meglio
specificata ora di
"approfondimento").
- Tagli agli organici del personale ATA
e di sostegno!
È evidente che questo piano, privo di
qualsiasi
giustificazione pedagogica, è determinato da scelte
di
bilancio, da una concezione servile e strumentale
dell'istruzione e da
una deliberata volontà di
smantellamento della scuola pubblica e
democratica
in Italia.
Esso quindi danneggia la nostra dignità
professionale, la qualità dell'offerta formativa e
compromette
seriamente due fondamentali principi
della Costituzione italiana:
il
diritto al lavoro (art. 1) e il diritto di ciascun
cittadino ad
un'istruzione pubblica di qualità
(artt. 9, 33, 34).
Il Governo pretende di tamponare questa
situazione
con i contratti di disponibilità, denominati
ipocritamente "salvaprecari"!
Si tratta in realtà di un semplice
contentino che
mortifica la nostra professionalità, declassandoci a
docenti di serie B, disponibili a qualsiasi tipo di
chiamata e mansione,
frammentati al nostro interno.
I contratti di disponibilità pertanto
spaccano la
categoria docente e rappresentano un primo
tentativo di
regionalizzare il rapporto di lavoro nella
scuola.
È bene ricordare che di fronte a questa
politica di
tagli alla scuola pubblica si incrementa il
finanziamento
dello Stato alla scuola privata.
Tutto questo denuncia la totale assenza
di un'idea di
scuola come fondamentale ed irrinunciabile luogo di
costruzione della democrazia, della cittadinanza,
dell'integrazione,
dell'inclusione sociale e culturale.
PER OPPORCI
A QUESTO PROGETTO DEVASTANTE
IL COORDINAMENTO
DEI PRECARI DELLA
SCUOLA - C.P.S.
INDICE UNA MANIFESTAZIONE
A ROMA IL 3 OTTOBRE ALLE ORE
15.00.
CHIEDIAMO:
1
DIMISSIONI IMMEDIATE DEL
MINISTRO GELMINI
2
RITIRO DEI TAGLI ALLA SCUOLA
PUBBLICA
PREVISTI DALLE LEGGE 133
E DI TUTTI I PROVVEDIMENTI
CON CUI
SONO STATI ATTUATI
3
RITIRO DELLA LEGGE 169/08 (MAESTRO
UNICO)
4
IMMISSIONE IN RUOLO DEI PRECARI
SU TUTTI I POSTI VACANTI
5
ABOLIZIONE DEL TETTO MASSIMO
DI UN
INSEGNATE
OGNI 2 ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI (L.244/07)
6
RITIRO DEL PDL APREA
7
CORSI ABILITANTI
PER I DOCENTI NON
ABILITATI IN SERVIZIO
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