Capranica, Viterbo

mercoledì 23 settembre 2009

   

 

                                   

 

                                   

 

 

 

La politica, il mondo,

il clima ai Bambini,

come era Severn Suzuki

 

                                   

 

                                   

 

 

 

di Doriana Goracci

   

 

                                   

 

                                   

 

                                   

 

                                   

 

 

Severn Suzuki durante il suo intervento al Primo Summit della Terra a

Rio de Janeiro nel 1992

(Fermoimmagine dal video sotto)

   

 

                                   

 

                                   

 

                                   

 

 

Era il 26 luglio di quest'anno quando

scoprii l'esistenza di Severn Suzuki e

scrissi "una poco più che bambina,

aveva 12 anni, Severn Suzuki parlò con

chiarezza di fronte ad una platea

spettacolare, rinfrescatevi con questo

video:

'Severn Suzuki la ragazzina che zittì il

mondo per 6 minuti'".

 

Come non ribellarmi a dichiarazioni-

notizie di questo tipo?

   

 

                                   

 

                             

 

                                   

 

                         

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"Il Segretario Generale delle Nazioni Unite Ban

Ki-moon ha aperto il Vertice sul Clima rimproverando

la comunità internazionale per la 'lentezza glaciale'

dei negoziati in un nuovo trattato internazionale che

sostituisca il Protocollo di Kyoto.

 

 

Il Presidente USA Obama:

'Rischiamo una catastrofe'.

 

Cina:

impegno a una forte riduzione di CO2 entro il 2020.

 

Sono passati già 25 anni da quando prese la parola

una bambina nel 1992 a Rio de Janeiro, dove si

svolse il primo Summit della Terra!

 

 

Ed era l'11 giugno 2009:

'Nel mondo lavorano 100 milioni di bambine - e con

la crisi sarà peggio'.

 

Secondo il Rapporto 'Give girls a chance' la metà è

impiegata in mansioni pericolose, soprattutto in

agricoltura.

 

 

Le ragazzine sono le più sfruttate nel giro del

'commercio sessuale' e nel servizio domestico non

pagato.

 

Sono più di 100 milioni le bambine e le ragazzine

coinvolte nel lavoro minorile in tutto il mondo.

 

E la crisi finanziaria globale potrebbe aumentarne il

numero.

 

 

Si stima che la metà di loro siano impiegate in

mansioni pericolose o comunque rischiose e, di

queste, circa 20 milioni abbiano meno di 12 anni.

 

E anche se non si hanno numeri certi, sono sempre

le bambine e le ragazzine a essere le più sfruttate nel

giro del 'commercio sessuale' minorile oppure

obbligate a 'lavori forzati' o sottopagati.

 

E poi c'è l'invisibile esercito femminile del servizio

domestico non retribuito".

 

 

Nel riproporre il video e la sua dichiarazione metto in

chiaro questa volta come non dovremmo essere noi

a ri-vedere e ri-leggere quanto disse una bambina.

 

Dovrebbero ri-vederlo e molti… quelli seduti in

poltrona a convegni globali, vederlo per la prima

volta e leggere all'infinito quanto pronunciò:

come una cura, una punizione che non sarebbe mai

sufficente ad espiare i loro peccati.

 

 

Dovrebbero occuparsi di economia domestica e

globale, i bambini sfruttati nel mondo, da lavori

massacranti e violenze inaudite, dovrebbero fare loro

la politica, come selvaggi, piccole donne e uomini

primitivi che la Natura e la Terra non l'hanno mai

massacrata, non hanno mai dichiarato guerra a

nessuno, non fanno promesse, mentre talvolta… li

fanno giocare a fare i grandi, i potenti, e non sanno

quale terribile futuro li aspetta, nell'imitazione

grottesca e tragica, per tutte e tutti noi…

 

Tristi Tropici.

 

 

Oggi, Severn Cullis-Suzuki, è una donna, attivista

che lotta per gli stessi identici diritti, quelli della

Terra infuocata da notizie sempre più uguali, che

spengono i fuochi di chi si dibatte e lotta.

 

Vi invio il testo integrale in Italiano di quanto l'allora

dodicenne denunciò, tratto dai sottotitoli che

scorrono nei 6 minuti del suo intervento, questi si,

straordinari e che nessuno potrà bruciare.

   

 

                                   

 

                                   

 

                                   

 

 

 

"Buonasera,

 

sono Severn Suzuki e parlo a nome di ECO

(Environmental Children Organization [ovvero

l'Organizzazione Ambientale dei Bambini - nota della

Redazione]).

 

Siamo un gruppo di ragazzini di 12 e 13 anni e

cerchiamo di fare la nostra parte, Vanessa Suttie,

Morgan Geisler, Michelle Quaigg e me.

 

Abbiamo raccolto da noi tutti i soldi per venire in

questo posto lontano 5.000 miglia, per dire alle

Nazioni Unite che devono cambiare il loro modo di

agire.

 

 

Venendo a parlare qui non ho un'agenda nascosta,

sto lottando per il mio futuro.

 

Perdere il mio futuro non è come perdere un'elezione

o alcuni punti sul mercato azionario.

 

 

Sono a qui a parlare a nome delle generazioni future.

 

Sono qui a parlare a nome dei bambini che stanno

morendo di fame in tutto il pianeta e le cui grida

rimangono inascoltate.

 

Sono qui a parlare per conto del numero infinito di

animali che stanno morendo nel pianeta, perchè non

hanno più alcun posto dove andare.

 

 

Ho paura di andare fuori al sole perché ci sono de

buchi nell'ozono, ho paura di respirare l'aria perchè

non so quali sostanze chimiche contiene.

 

Ero solita andare a pescare a Vancouver, la mia città,

con mio padre, ma solo alcuni anni fa abbiamo

trovato un pesce pieno di tumori.

 

E ora sentiamo parlare di animali e piante che si

estinguono, che ogni giorno svaniscono per sempre.

 

 

Nella mia vita mia ho sognato di vedere grandi

mandrie di animali selvatici e giungle e foreste

pluviali piene di uccelli e farfalle, ma ora mi chiedo

se i miei figli potranno mai vedere tutto questo.

 

Quando avevate la mia età, vi preoccupavate forse di

queste cose?

 

Tutto ciò sta accadendo sotto i nostri occhi e ciò

nonostante continuiamo ad agire come se avessimo

a disposizione tutto il tempo che vogliamo e tutte le

soluzioni.

 

 

Io sono solo una bambina e non ho tutte le soluzioni,

ma mi chiedo se siete coscienti del fatto che non le

avete neppure voi.

 

Non sapete come si fa a riparare i buchi nello strato

di ozono, non sapete come riportare indietro i

salmoni in un fiume inquinato, non sapete come si fa

a far ritornare in vita una specie animale estinta, non

potete far tornare le foreste che un tempo

crescevano dove ora c'è un deserto.

 

Se non sapete come fare a riparare tutto questo, per

favore smettete di distruggerlo!

 

 

Qui potete esser presenti in veste di delegati del

vostro governo, uomini d'affari, amministratori di

organizzazioni, giornalisti o politici, ma in verità siete

madri e padri, fratelli e sorelle, zie e zii e tutti voi

siete anche figli.

 

Sono solo una bambina, ma so che siamo tutti parte

di una famiglia che conta 5 miliardi di persone, per la

verità, una famiglia di 30 milioni di specie.

 

E nessun governo, nessuna frontiera, potrà cambiare

questa realtà.

 

 

Sono solo una bambina ma so e dovremmo tenerci

per mano e agire insieme come un solo mondo che

ha un solo scopo.

 

La mia rabbia non mi acceca e la mia paura non mi

impedisce di dire al mondo ciò che sento.

 

 

Nel mio paese produciamo così tanti rifiuti,

compriamo e buttiamo via, compriamo e buttiamo

via, compriamo e buttiamo via, e tuttavia i paesi del

nord non condividono con i bisognosi.

 

Anche se abbiamo più del necessario, abbiamo

paura di condividere, abbiamo paura di dare via un

po' della nostra ricchezza.

 

 

In Canada, viviamo una vita privilegiata, siamo ricchi

d'acqua, cibo, case abbiamo orologi, biciclette,

computer e televisioni.

 

La lista potrebbe andare avanti per due giorni.

 

 

Due giorni fa, qui in Brasile siamo rimasti scioccati,

mentre trascorrevamo un po' di tempo con i bambini

di strada.

 

Questo è ciò che ci ha detto un bambino di strada:

"Vorrei essere ricco, e se lo fossi vorrei dare ai

bambini di strada cibo, vestiti, medicine, una casa,

amore ed affetto".

 

 

Se un bimbo di strada che non ha nulla è disponibile

a condividere, perché noi che abbiamo tutto siamo

ancora così avidi?

 

Non posso smettere di pensare che quelli sono

bambini che hanno la mia stessa età e che nascere

in un paese o in un altro fa ancora una così grande

differenza;

che potrei essere un bambino in una favela di Rio, o

un bambino che muore di fame in Somalia, una

vittima di guerra in Medio-Oriente o un mendicante

in India.

 

 

Sono solo una bambina ma so che se tutto il denaro

speso in guerre fosse destinato a cercare risposte

ambientali, terminare la povertà e per siglare degli

accordi, che mondo meraviglioso sarebbe questa

terra!

 

A scuola, persino all'asilo, ci insegnate come ci si

comporta al mondo.

 

Ci insegnate a non litigare con gli altri, a risolvere i

problemi, a rispettare gli altri, a rimettere a posto

tutto il disordine che facciamo, a non ferire altre

creature, a condividere le cose, a non essere avari.

 

 

Allora perché voi fate proprio quelle cose che ci dite

di non fare?

 

Non dimenticate il motivo di queste conferenze,

perché le state facendo?

 

 

Noi siamo i vostri figli, voi state decidendo in quale

mondo noi dovremo crescere.

 

I genitori dovrebbero poter consolare i loro figli

dicendo:

"Tutto andrà a posto.

Non è la fine del mondo, stiamo facendo del nostro

meglio".

 

Ma non credo che voi possiate dirci più queste cose.

 

 

Siamo davvero nella lista delle vostre priorità?

 

Mio padre dice sempre siamo ciò che facciamo, non

ciò che diciamo.

 

 

Ciò che voi state facendo mi fa piangere la notte.

 

Voi continuate a dire che ci amate, ma io vi lancio

una sfida:

per favore, fate che le vostre azioni riflettano le

vostre parole."

   

 

                                   

 

                                   

 

                                   

 

                                   

 

                                   

 

                                   

 

                                   

 

                                   

 

                                   

 

                                   

 

                                   

 

                                   

Severn Suzuki

"The 12 years old girl

that silenced the world for 6 minutes"

 

"La ragazzina di 12 anni

che mise a tacere il mondo per 6 minuti"

 

Il discorso dell'allora dodicenne attivista

alla conferenza dell'11 giugno 1992 durante il "Vertice della Terra" di Rio

(allegato all'articolo)

 

Rieditato con sottotitoli italiani

6 min 49 sec

 

                                   

 

                                   

 

                                   

 

                                   

 

                                   

 

                                   

United Nations

"Listen to the Children

Severn Cullis-Suzuki's famous speech

on the environment - 1992

'I'm Fighting For My Future!'"

 

Nazioni Unite

"Ascoltate i bambini

Il memorabile discorso di Severn Cullis-Suzuki

sull'ambiente - 1992

'Sto combattendo per il mio futuro!'"

 

All'età di 12 anni ha messo a tacere il mondo per sei minuti

al primo "Summit della Terra" delle Nazioni Unite a Rio de Janeiro

(aggiunto dalla Redazione)

 

Originale

8 min 28 sec