Civitavecchia, sia per la sua collocazione geografica
che per tradizioni
storiche, rappresenta ormai un
crocevia obbligato per le grandi "migrazioni"
crocieristiche nel Mediterraneo.
Pochi dati servono a dare l'idea della
crescita.
Sino al 1996, il flusso della navi da
crociera era di
sole 50 unità.
Nel giro di otto anni il numero si è
decuplicato,
crescendo ulteriormente sino a raggiungere le 924
navi lo
scorso anno, con un numero di passeggeri
che rasenta quasi i due
milioni, contendendo il
primato a Barcellona.
Ciononostante, il porto è da molti
conosciuto come
"lo scalo da cui partono i traghetti per la Sardegna".
È in quest'ottica che il Comandante
Bertelli,
coadiuvato dal Comune di Civitavecchia, ha voluto
che la
popolazione - e non solo quella del Lazio - si
riappropriasse della "porta di Roma", come veniva
definito il porto sul Mare Nostrum
dal suo fondatore,
l'imperatore Traiano.
"L'idea è nata chiacchierando tra amici,
non proprio
al bar, ma quasi", dice sorridendo l'infaticabile
Bertelli, mentre scruta sollecito i primi visitatori al
Villaggio.
"Con soli cinque velieri, a La Spezia,
nel 2007,
abbiamo raggiunto la ragguardevole cifra
di 300.000
visitatori e abbiamo capito di quanto la
gente abbia
fame di riscoprire le radici con il
passato, in questo
caso con il mare e le sue navi".
Nonostante alcune avversità iniziali con
le Autorità
Portuali per via della data, ormai avanti nella
stagione, la
scelta di Civitavecchia rappresenta il
tentativo di trasformare questo
evento in una tappa
fissa nella grandi manifestazioni marinare in Italia
nei prossimi anni.
E coś, hanno avuto grande successo i "Benvenuti a
bordo" delle "grandi
signore della vela", tra le quali
primeggiava la Vespucci con i suoi
cadetti a bordo,
ma anche la nave Italia e le golette Signora del Vento
e Adornate, più piccole ma con il grande fascino
dell'andar per mare dei
secoli scorsi.
Tozzi, goffi, ma potenti, hanno riscosso
interesse
anche i rimorchiatori esposti, tra i quali il celebre
Pietro
Micca, varato nel lontano 1895.
A terra, nell'antica Rocca, la mostra fotografica
"l'uomo e il mare",
curata dall'Associazione Volontari
di Francesco Forno, mentre,
all'interno del Forte
Michelangelo si svolgeva la mostra itinerante del
Museo Civico di Santa Marinella "Etruschi e fenici
sul mare: da Pyrgi a
Cartagine".
E ancora, nella zona dei pescatori del
porto, "a
scuola dal nostromo", sulla difficile tecnica dei nodi
marinareschi, il Villaggio, con i suoi stand, convegni
e workshop
diluiti per tutta la durata dell'evento, sul
futuro dei porti italiani,
la sicurezza nell'alta velocità,
la medicina iperbarica e subacquea, il
surf, le grandi
imprese - esposte Mascalzone Latino, dell'America's
Cup,
e il catamarano Biondina Nera, con il quale il
velista Matteo Miceli ha
attraversato due volte
l'Atlantico - la tutela dell'ambiente marino, di
cui
hanno discusso esperti al workshop curato
dall'ISPRA
(Istituto Superiore per la Protezione e la
Ricerca Ambientale).
Insomma, un ricco cocktail d'iniziative, di cui
speriamo di poter
vedere la replica l'anno prossimo
in data più propizia.
E il punto interrogativo dipende
dall'annoso conflitto
sotterraneo tra Autorità Portuale e il Comune di
Civitavecchia, anche se l'Assessore al Turismo
Vincenzo de Francesco
promette sin d'ora:
"Mi batteṛ perché il Porto Storico
torni a far parte
attiva della città e la gente possa riappropriarsene.
I Miti del Mare hanno pagato lo scotto
della prima
edizione, ma faṛ tutto il possibile
perché ci sia una
seconda edizione nel 2010".
Anche gli appassionati del mare se lo
augurano!
Per saperne di più visitare volentieri il
sito
www.imitidelmare.com.
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