Finalmente apre la prima Casa Famiglia
Sovracomunale per Minori di
Bracciano.
La struttura, inaugurata oggi, è destinata a ospitare
bambini e ragazzi
fra i 4 e i 17 anni, seguiti
nell'ambito delle attività
socio-assistenziali
dell'Accordo di programma del distretto F3 della
ASL RM F, di cui fanno parte, oltre a Bracciano (che
è Comune capofila),
anche Anguillara Sabazia,
Trevignano Romano, Manziana e Canale Monterano.
"La giornata di oggi segna la realizzazione di un
sogno che
inseguivamo da tempo e che è stato reso
possibile grazie alla caparbietà
mia e di tutto lo staff
che si è impegnato in un lavoro di equipe,
coinvolgendo anche il territorio",
ha spiegato
l'Assessore alle
Politiche Sociali di Bracciano, Elena
Carone Fabiani, che ha aggiunto:
"La Casa famiglia è uno strumento a
disposizione
dell'intero distretto ed è un progetto
che aggiunge un
tassello importante nella rete di servizi
che stiamo
realizzando per l'assistenza ai minori".
La Casa famiglia sovracomunale, la prima a carattere
pubblico del
Distretto F3, è stata allestita in un
appartamento vicinissimo al centro
del paese, e fa
parte di uno dei progetti del "Piano di Zona F3" che
risponde al bisogno territoriale di accoglienza e si
integra nella rete
dei servizi già attivi rivolti a minori
e famiglie.
La struttura - completamente ristrutturata, arredata e
priva di barriere
architettoniche - potrà ospitare fino
a 5 minori e sarà gestita da un
equipe di 8 persone
(fra educatori, responsabili e personale addetto ai
servizi) appartenenti all'Associazione "Antropos
onlus", da anni attiva
nei servizi e nei progetti
educativi e di assistenza.
L'equipe lavorerà in stretta sinergia con la rete dei
servizi sociali
dei Comuni coinvolti e con le altre
strutture del territorio (Sportello
Famiglia,
Consultorio, ASL, Forze dell'Ordine).
In particolare, un Comitato tecnico composto dagli
assistenti sociali
dei cinque Comuni avrà il compito
di decidere quali casi affidare alla
Casa famiglia
braccianese e ne seguirà il percorso.
"Qui affideremo i 'figli dei sindaci',
vale a dire tutti
quei bambini e ragazzi che, per varie
situazioni di
disagio, sono in carico al Comune"
ha commentato il
Sindaco di Bracciano, Giuliano Sala, nel
corso
dell'inaugurazione, aggiungendo che
"sebbene
stiamo appena inaugurando la Casa,
dobbiamo già
attivarci per far sì che questo positivo
progetto
possa essere ampliato, per rispondere alle
esigenze
dell'utenza che sono molto superiori a
quelle che
possiamo ospitare qui.
C'è quindi l'impegno preciso da parte
dell'Amministrazione - ha
assicurato Sala - affinché
si possa non solo consolidare questa
esperienza ma
ampliarla, così da offrire uno strumento
per aiutare
questi ragazzi e contribuire al loro
pieno
reinserimento nelle proprie famiglie e
nella società."
La realizzazione della Casa famiglia è stata possibile
sfruttando un
finanziamento di 160mila euro (erogato
nel 2003 all'Accordo di
Programma), che consentirà
di coprire le spese iniziali di gestione, i
costi delle
utenze e del personale impiegato.
Un investimento importante e di lunga gestazione
che si è scontrato con
la diffidenza di molti (tanto
che è stato difficile trovare un
appartamento per
accogliere il servizio), ma che ha registrato anche
significative testimonianze di sostegno, come
dimostrano sia la
generosità di un esercizio
commerciale del territorio - il Supermercato
GS di
Manziana - che ha regalato le stoviglie necessarie
alla casa sia
la disponibilità del proprietario
dell'abitazione che, saputa la natura
della
destinazione dell'appartamento, ha praticato un
prezzo di favore per l'affitto.
Infatti, la Casa famiglia, oltre a consentire ai suoi
ospiti di restare
più vicini al proprio ambiente di vita,
permetterà ai Comuni anche un
notevole risparmio,
perché i minori che sono affidati all'Accordo di
Programma su decisione del Tribunale, se assegnati
alle Case famiglia
private, hanno un costo di circa 75
euro al giorno.
Una cifra ben superiore alle spese di gestione
necessarie al
funzionamento della struttura che si
aggirano intorno ai 100mila euro
l'anno.
Presenti alla cerimonia anche l'Assessore ai Lavori
Pubblici, Antonio De
Santis, la Coordinatrice
dell'Ufficio di Piano, Dott.ssa Buffo, la Capo
Area
Servizi Sociali e Accordo di Programma, Dott.ssa De
Santis, molti
operatori del Piano di Zona e alcuni dei
borsisti del Comune che hanno
volontariamente
curato la ristrutturazione della Casa famiglia. |