Focus tematici per operatori sociali e istituzionali del
territorio,
seminari informativi aperti alla
partecipazione di tutti i cittadini e 5
punti di
assistenza e consulenza.
Questo e molto altro è 'Nessuno tocchi Eva e le sue
figlie', un progetto
integrato che, attraverso una serie
di interventi mirati vuole
affrontare a
trecentosessanta gradi il problema della violenza
sulle
donne:
un tema di tragica e costante attualità, come ci
dimostrano anche
le cronache di questi giorni.
L'iniziativa, presentata oggi all'Archivio Storico di
Piazza Mazzini, è
promossa dal Comune di
Bracciano e finanziata dal Dipartimento per le Pari
Opportunità della
Presidenza del Consiglio dei
Ministri con 80mila euro.
Un progetto complesso che coinvolge un ampio
territorio che comprende 5
Comuni (Bracciano,
Cerveteri, Canale Monterano, Ladispoli e Manziana),
appartenenti a 2 Distretti Socio-Sanitari della
ASL RmF (F3 e F2).
Partner del'iniziativa sono le associazioni 'Pandora
Onlus', 'Assolei
Sportello Donna Onlus' e la
cooperativa 'BE free'.
'Nessuno tocchi Eva e le sue figlie', che ha
già
portato all'apertura di tre Centri
Antiviolenza e due
Sportelli Informativi, ora avvia anche i
Corsi di
formazione riservati agli operatori sociali
e
istituzionali del territorio (dagli
psicologi ali
insegnati, fino ad arrivare alle forze
dell'ordine), con
l'obiettivo di realizzare un piano integrato
e capillare
di sensibilizzazione per tutti coloro che -
a diverso
titolo - vengono o possono venire in
contatto con
donne vittime di violenza.
Intenso il Programma di formazione che sarà
articolato in 20 'incontri
training' che si terranno nei
Comuni di Bracciano, Cerveteri e Ladispoli
(per 160
ore complessive) e che affronterà il
problema sotto
diversi punti di vista (da quello
giuridico-legislativo
fino a quello psicologico), comprendendo
anche
laboratori con simulazioni e role-plays.
La partecipazione ai corsi è gratuita e
prevede la
consegna di un attestato di partecipazione
finale ma
per iscriversi il tempo stringe, perché c'è
tempo solo
fino alla fine della settimana.
Partecipazione libera, invece, per i
Seminari
informativi che partiranno già giovedì 18
giugno con
un incontro sul tema 'La percezione della
violenza di
genere in uomini e donne' (Archivio Storico
di
Bracciano, ore 14).
In corso, poi, anche la distribuzione di un
questionario anonimo di monitoraggio del
livello di
percezione e impatto del tema della violenza
contro
le donne, riservato a tutta la popolazione
femminile
del territorio:
una sorta di test di autovalutazione
dell'eventuale
fattore di rischio nella propria relazione
di coppia.
I tre Centri Antiviolenza, che sono gestiti
dagli
operatori specializzati della cooperativa
'BE free',
saranno operativi fino ad aprile 2010 presso
i
Comuni di Bracciano, Cerveteri e Ladispoli,
mentre i
due Sportelli per l'Accoglienza delle Donne
saranno
a Manziana e Canale Monterano.
In particolare, il Centro Antiviolenza di
Bracciano è
ospitato presso la Comunità Cucuas di Via
Santa
Lucia (Convento dei Cappuccini) ed è aperto
il
giovedì dalle 14 alle 18;
mentre quelli di Cerveteri e Ladispoli sono
attivi,
rispettivamente, presso il Comune (lunedì
dalle 10
alle 14) e presso la sede dell'AVO (martedì
ore 10-14).
Ad essi può rivolgersi, in completo anonimato,
chiunque - donne, uomini,
ragazzi di ogni età e
operatori o rappresentanti istituzionali -
necessiti di
assistenza e consulenza o cerchi informazioni e
consigli su
queste tematiche.
"Quello della violenza contro le donne è un
argomento difficile da
trattare - ha spiegato la
Consigliera delegata alle Politiche di Genere,
Paola
Lucci - soprattutto perché molte volte si consuma al
'riparo'
delle mura domestiche.
Proprio per tale ragione - ha proseguito -
è
importante che siano le Istituzioni a
farsi promotrici
di momenti d'informazione e di interventi
tesi ad
aiutare le donne a difendersi da quella
che, come
rivela uno studio del Consiglio d'Europa,
è la prima
causa d'invalidità e morte delle donne".
E un invito a sfruttare questo strumento a
disposizione delle donne e di
partecipare ai corsi di
formazione e ai cittadini è giunto dall'Assessora
alle
Politiche Sociali, Elena Carone Fabiani, che ha
ricordato:
"L'obiettivo è creare una rete che, in collaborazione
con gli altri
servizi di counselling attivi, come lo
Sportello Famiglia, possa
in concreto operare per
aiutare queste donne, che sono vittime e non,
come
talvolta credono, corresponsabili delle violenze che
subiscono.
In particolare
- ha aggiunto -
mi appello alle giovani
ragazze,
talvolta le vittime più indifese, affinché
trovino il
coraggio di presentarsi e farsi aiutare dal
personale
di queste strutture che è al loro servizio".
Per maggiori informazioni è possibile visitare la
sezione dedicata alle
Politiche di Genere del portale
del Comune di Bracciano
www.comune.bracciano.rm.it
o il sito della
cooperativa 'BE free'
www.befreecooperativa.org.
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