"La contrazione dei trasferimenti
pubblici, da
quest'anno diminuiti di 70mila euro in virtù delle
leggi
sui tagli ai costi della politica, e il mancato
gettito fiscale dovuto
all'abolizione dell'ICI sulla
prima casa, certificato in 810.336,00
euro, hanno
ridotto i margini di manovra per l'attuazione
degli
obiettivi politico-amministrativi - ha dichiarato il
Sindaco Sala
- richiedendo
un controllo più accurato
sulle spese che il Comune dovrà affrontare."
"I Comuni italiani si trovano in una situazione
assurda e
contraddittoria da un punto di vista
economico-finanziario
- ha lamentato Sala - perché
se da un lato
aumentano le esigenze dei
cittadini e i
costi dei servizi, dall'altro tutte le finanziarie hanno
inesorabilmente tagliato i trasferimenti agli enti
locali.
La scure del patto di
stabilità non consente alle
Pubbliche Amministrazioni di superare un
tetto di
spesa corrente ed un tetto
di spesa in conto capitale
- ha motivato Sala
- dunque indirettamente
ci mette
in condizione di non poter pagare in tempi
accettabili
lavori
pubblici e servizi resi dalle imprese, in quanto i
conti debbono rimanere appunto stabili.
Nonostante tutto - ha
concluso il Primo Cittadino - il
Bilancio Annuale 2009 e
Pluriennale 2009-2011 del
nostro
Comune è in equilibrio, ci permetterà di dare
buona attenzione ai
servizi dei cittadini, agli
investimenti e allo sviluppo e per questo debbo
riservare un plauso all'Assessore al Bilancio e Vice
Sindaco
Liberato Cavini che ha dimostrato di
condividere il rigore
nei conti che l'Amministrazione
si è dato".
E di controllo delle spese in via del
tutto prudenziale
ha parlato anche l'Assessore
al Bilancio enunciando
che "la riduzione
di finanziamenti e di introiti verrà
nel corso dell'anno attenuata con maggiori entrate
che andranno a rimpinguare i
capitoli
di spesa di
alcuni settori".
A detta di Cavini ulteriori risorse
potrebbero
giungere dalla vendita iniziale di 13 immobili e di
altri
beni pubblici di scarso utilizzo o sottostimati.
"Un'opportunità questa - ha
detto Cavini - prevista
dalla legge 133 del 2008 che è stata recepita in
Consiglio
Comunale attraverso l'approvazione di un
regolamento di cessione
che indica i beni vendibili".
Ma il Bilancio Comunale, oltre che da leggi e
propositi più o meno buoni
è di fatto composto da
cifre, milioni di euro immessi o tolti dalla
cassa
collettiva dei cittadini.
"Le entrate sono quantificate in
38.420.991 euro - ha
detto l'Assessore Cavini durante la Seduta di
approvazione del testo -
comprensivi anche dei
finanziamenti richiesti o
ottenuti dagli Enti
sovraordinati, Regione e Provincia, per la
realizzazione di opere pubbliche e progetti.
Fra le entrate - ha
segnalato Cavini - ci
sono anche
gli utili derivati dalla partecipazione ad aziende
pubbliche
che ammontano a 201.305 euro, di cui
200mila provenienti dalla Bracciano
Ambiente e i
restanti dalla partecipazione azionaria in ACEA.
Complessivamente le entrate correnti, costituite
dall'incasso di imposte
e tasse, ammontano a
15.077.706 euro che sono impiegate in gran parte
per
l'erogazione di servizi (6 milioni di euro) e per il
personale (4,4
milioni di euro).
In quest'ultima voce - ha sottolineato
l'Assessore al
Bilancio -
si registra
un incremento del 14 per cento
rispetto all'anno scorso per via del piano di
stabilizzazione attuato
dalla Giunta e che ha portato
ad oggi la pianta organica comunale a 121
dipendenti, di cui 108
assunti a tempo determinato".
Sul fronte delle uscite Cavini ha segnalato che
l'Organo di Revisione
Contabile ha certificato che il
Comune è in linea con il principio di
riduzione della
spesa pubblica, previsto dalla legge 449 del 1997
ed
ha
vantato "un impegno al risparmio
condotto in
diversi ambiti, dalle
utenze all'acquisto di beni di
consumo, tanto che gli investimenti per
questi ultimi
sono diminuiti del 13 per cento rispetto al 2008.
Sul fronte dell'indebitamento, poi
- ha
detto il titolare
dell'Assessorato al Bilancio -
il Comune ha ottenuto
dei vantaggi grazie alla rinegoziazione di alcuni
mutui e si è attestato
sotto il limite di spesa previsto
dalla legge, potendo così contare
sulla possibilità di
chiedere nuovi prestiti".
"In conclusione - ha
rassicurato Cavini - tolte
le
spese non derogabili, la cifra che l'Amministrazione
ha a
disposizione per portare avanti i suoi punti
programmatici è di 2,5
milioni di euro, una parte dei
quali sarà assorbita dalle spese per i
Servizi Socio-
Assistenziali (circa 700-800mila euro) e da uscite di
altra natura, attestando la cifra effettivamente
disponibile intorno a 1
milione di euro".
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