Lunghissimo l'elenco dei fatti prodotto dai Medici
che, a conferma dello
stato di inquinamento da
arsenico già presente in questo territorio,
ricordano
in primo luogo il troppo frequente ricorso a deroghe
sui
limiti dello stesso arsenico nell'acqua potabile
nel comprensorio di
Civitavecchia;
situazione aggravata dai 287 kg di sostanza che,
secondo
la dichiarazione INES 2003, solo nell'anno
2002 sono state "sputate" dalla Centrale di Torre
Valdaliga Nord.
In tal senso, ricordano i medici,
"la
Valutazione di
impatto ambientale per la conversione a carbone di
TVN,
fase istruttoria, ha rilevato che in alcune aree
di Civitavecchia come
Sant'Agostino la presenza di
arsenico nell'aria ha raggiunto livelli
medi annuali 10
volte superiori ai limiti consentiti, con punte di
superamento
di 40 volte".
Inevitabile quindi l'elenco dei danni per la salute
prodotti da questo
semimetallo secondo la
letteratura scientifica:
cancro
- ai polmoni,
- al fegato,
- all'intestino,
- alla vescica,
- alla pelle ed al rene;
effetti
acuti quali irritazione locale a
- pelle,
- occhi,
- mucose;
- tosse,
- dispnea,
- dolori al torace,
- laringite,
- bronchite,
- danni all'apparato respiratorio
se inalato;
- debolezza,
- disturbi gastro-intestinali,
- crampi muscolari,
- cianosi,
- coma,
- convulsioni,
- paralisi,
- morte;
se ingerito
- neuropatie periferiche,
- epato- e nefrotossicità;
effetti cronici quali
- congiuntivite
faringite,
- ulcerazione e perforazione del setto nasale,
- iperpigmentazione e sensibilizzazione cutanea,
- ipercheratosi,
- disturbi
respiratori,
- anemia,
- disturbi ematopoietici,
- danni cardiovascolari,
- neuropatie periferiche,
- diabete;
cambiamenti nell'espressione genetica
in caso di esposizione all'arsenico in periodo
di gravidanza.
I medici ricordano poi come, in attuazione della
direttiva 2004/107/CE
relativa all'arsenico, il cadmio,
il mercurio, il nichel e gli
idrocarburi policiclici
aromatici nell'aria ambiente, nel comprensorio
di
Civitavecchia l'arsenico avrebbe dovuto e dovrebbe
essere monitorizzato;
i dati ottenuti avrebbero dovuto e dovrebbero essere
messi regolarmente a disposizione del pubblico.
In tal senso già nell'ottobre 2006, sempre presso la
Procura di
Civitavecchia, era stato presentato un
altro esposto da parte di
comitati e cittadini
sull'obbligo dello screening per l'arsenicosi
cronica
in tutti coloro che avevano lavorato, lavoravano e
che avrebbero
lavorato nell'area di Sant'Agostino,
per la presenza di arsenico
nell'ambiente.
Per tutti questi motivi i Medici chiedono
alla Procura
di verificare
"se
nei fatti esposti ricorrano ipotesi di
reato e, in caso affermativo, di
procedere nei
confronti dei responsabili anche con provvedimenti
di
natura cautelare a tutela della salute della
popolazione e dell'ambiente e per ripristinare la
legalità eventualmente
violata".
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