Subiamo quotidianamente
un'informazione di massa che
cerca di
imporci
estrema soggettività nella
selezione di ciò che va reso pubblico o
meno
e palesi prese di posizione di
parte nel pubblicato.
In
pratica una sistematica
manipolazione indotta che non
lascia
spazio ad
alcun confronto, discussione,
percezione né diversa o - perché no -
opposta visione della realtà.
Nel nostro piccolo intendiamo
innanzitutto contribuire a
"ridare volto"
ad un pezzo di terra laziale dimenticato
e
"dare voce" a chiunque vi
appartenga.
Un
progetto indubbiamente ambizioso,
realizzabile solo
attraverso la
collaborazione di chiunque si senta e
sia libero,
indipendente, auto-
controllato
ed aperto al cambiamento
nei propri pre-giudizi.
Per questo non accetteremo né
eserciteremo censura (ma
neppure
tollereremo faziosità!),
pretendendo in
cambio null'altro che veridicità dei fatti
ed onestà intellettuale
nell'esporli,
affinché avvenimenti, denunce e idee
possano assumere la connotazione
oggettiva più accettabile e
condivisibile, su cui impostare
auspicabili confronti.
Rifiutando di conseguenza il classico e
generalizzato sistema detentore
del
"fare notizia",
cercheremo di sostituirlo
al meglio con una
comunicazione
basata piuttosto sul
"dare notizia", la
quale costruttivamente porti al
"creare
opinione", finalità che - anche se
troppo spesso negletta - rimane
l'unica
vera di un'informazione democratica.
Attraverso la pubblicazione del
"rilevante" per la crescita del territorio
e quindi
necessario "rendere noto",
qualunque ne sia la fonte,
ci uniamo
alla comune lotta di quanti -
professionisti e amatori - si
battono
convintamente e senza ricercare gloria
per l'affermazione di una società viva e
sana, corretta e leale, formata da
Cittadini responsabili
e volenterosi.
Una tale società, infatti, anche se
da
molti dominanti poteri
volentieri
ritenuta "utopica", è
- a nostro avviso -
pienamente realistica anche se
solo
realizzabile dal basso, da persone,
cioè, ancora capaci di produrre
idee
proprie, rinnegando e anzi
contrastando qualsiasi tipo di
manipolazione indotta da mass media,
caste, sette massoniche,
partiti politici
e quant'altro.
Perché, come dice Mohandas
Karamchand Gandhi,
"Solo coloro che sono abbastanza folli
da pensare di
poter cambiare il mondo
lo cambiano davvero"
ma dobbiamo prima
"diventare noi stessi il cambiamento
che
vogliamo vedere"
e Jean Guitton
"La codardia è cercare l'approvazione
non la verità, le decorazioni non
l'onore, l'ascesa non il servizio, il
potere non il bene dell'uomo"...
Iris
Novello
libera
giornalista
rappresentante di
Redazione
responsabile del progetto
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